“Sarei molto contento se il vostro reparto assunzioni smettesse di fare questo” è il breve testo della mail che Steve Jobs inviò a Eric Schmidt riferendosi al tentativo di contatto stabilito da un dipendente Google per l’assunzione di un ingegnere Apple. La corrispondenza tra Jobs e Schmidt risale al 2007 ma è stata resa pubblica solo venerdì scorso durante la seduta in tribunale per la class action in corso contro Apple e altre quattro top multinazionali IT avviata da 5 ingegneri software che accusano le società di essersi accordate per evitare di rubarsi reciprocamente dipendenti qualificati.
Dall’estratto della corrispondenza elettronica trapelata emerge che Eric Schimdt mise subito in pratica le richieste di Jobs. L’allora Ceo di Google infatti girò l’email di Jobs al direttore dell’ufficio assunzioni di Big G il cui nome per ora rimane nascosto: “Potete fare in modo di fermare questo e spiegarmi perché sta succedendo?”. La risposta a seguire del dirigente dell’ufficio personale è laconica e inquietante: il dipendente Google che ha cercato di contattare l’ingegnere Apple verrà licenziato entro un’ora, inoltre il direttore dell’ufficio assunzioni prega Schmidt perché porga le sue scuse personali a Steve Jobs.
Ricordiamo che l’indagine dell’anti-trust statunitense sull’esistenza di un accodo tacito tra Apple, Google, Adobe, Pixar e Intel risale al 2009. Le società coinvolte si sono accordate con l’ente governativo per risolvere la questione assicurando la fine di questa pratica anti-concorrenziale ma sono rimaste in essere le class action civili. I cinque ingegneri software che hanno avviato la procedura contro i 5 colossi IT ora richiedono un risarcimento ai dipendenti perché l’accordo tacito avrebbe di fatto eliminato la concorrenza riducendo gli stipendi per i dipendenti qualificati.