IDG Expo, la società che organizza il Macworld Expo, ha dato il via alla campagna che condurrà all’inaugurazione dello storico evento. Sono partiti gli inviti ai partecipanti degli scorsi anni e con essi sono state anche distribuite le prime informazioni sui dati di registrazione che sono, sorprendentemente, buoni: 28mila prescritti, due terzi dei partecipanti delle ultime edizioni. Possiamo parlare di sorpresa perché il Macworld di quest’anno sarà il primo della storia dell’edizione della costa pacifica a non vedere la presenza di Apple dopo il ben noto addio formalizzato lo scorso anno, una assenza sicuramente pesante per l’appeal della fiera.
Il Macworld, privo di Apple (e probabilmente anche un certo numero di espositori alcuni dei quali appariranno al Ces di Las Vegas), sarà strutturato intorno ad una serie di sessioni e seminari il cui programma è stato pure annunciato nel corso della giornata di oggi. Si tratta di sei programmi che vanno dalla MacIT conference al Creative Safari, all’interno delle quali si parlerà di argomenti focali del mondo Apple: le applicazioni distribuite con tutti i Mac, Snow Leopard e le suite professionali. Ma in programma ci sono seminari su tematiche più generali come immagini digitali, audio e creazioni di contenuti.
Il Macworld 2010 si terrà a febbraio (invece che a gennaio come è stato durante tutte le edizioni più recenti) a partire al 9 del mese fino al 13. Al momento non ci sono indicazioni precise sul numero di espositori che però potrebbero essere ridotti in numero e in qualità . Diversi dei protagonisti degli scorsi anni hanno già fatto sapere di avere rinunciato all’evento non solo per l’assenza di Apple che ha sempre fatto da catalizzatore, ma anche per la crisi economica che ha consigliato di ridurre gli investimenti spesso enormi per l’allestimento degli stand.
In ogni caso, il Macworld di quest’anno, non sarà , specie in questa fase preparatoria, il miglior metro possibile per verificare le possibilità di sopravvivenza della rassegna di San Francisco. Ricordiamo che la versione che si teneva sulla costa atlantica (prima a Boston poi a New York e infine ancora a Boston) sopravvisse solo due anni all’abbandono di Apple.