Ancora un record storico per Apple al Wall Street. Ma a fare sensazione nella non notizia (i massimi di valutazione per il titolo AAPL si susseguono regolarmente e ciclicamente da anni ed è difficile trovare qualche cosa di nuovo semplicemente riferendo che è stato battuto il massimo del giorno precedente) è il superamento di una soglia simbolica, quella dei 400 miliardi di dollari di capitalizzazione. Il dato, anche se successivamente nel corso della giornata il titolo azionario è calato portando il valore sotto i 400 miliardi di dollari, è stato sottolineato da numerosi siti specializzati in finanza che si sono occupati dell’evento proprio per la sua portata dal punti di vista dell’immaginario.
Apple non è più una start up ma cresce come se lo fosse e frantuma i propri precedenti massimi uno dopo l’altro. Solo 10 anni fa il suo valore di mercato era intorno ai 10 milioni di dollari ad anni luce di distanza da concorrenti che ora sono ben dietro; tra di queste ricordiamo ad esempio la storica rivale Microsoft che è ferma a 235 miliardi di dollari.
Per fare un paragone che rende molto bene l’idea ed è citato per quest da CnnMoney, Apple ha un valore di mercato superiore a quello del prodotto interno lordo della Grecia dell’Austria, dell’Argentina e del Sud Africa. Qualcuno in passato si è spinto a comparazioni anche più spurie ed ardite, ma comunque significative dimostrando che chi avesse i soldi per comprarsi Apple potrebbe ripetere il programma Apollo due volte e mezza, comprarsi dieci volte tutte le squadre che giocano nella NFL, combattere cinque volte la guerra civile americana, acquistare tutto l’oro della Federal Reserve (e avanzare ancora cinquanta miliardi di dollari), gestire tutto il traffico di droga della terra o comprare tutto l’argento prodotto nel mondo per 13 anni consecutivi.