Un iPad in ospedale per ogni paziente, per consentire ai pazienti stessi, ai medici e agli infermieri, di accedere in modo semplice e veloce ai dati relativi alla terapia e alle condizioni di salute.
Questo progetto che sembra un’utopia, perfetta in questo momento in cui Apple è molto attenta a tutto ciò che riguarda la salute degli utenti e la medicina (approfondimenti di Macity qui e qui) , in realtà è già una realtà in alcuni ospedali statunitensi: Apple, che ha sempre più attenzione per il settore medico nella progettazione dei prodotti, ha dato il via ad un progetto pilota negli ospedali mettendo a disposizione dei pazienti di alcune strutture ospedaliere negli USA dei tablet marchiati Mela morsicata.
Gli ospedali coinvolti in questo progetto pilota di Apple includono il Jacobs Medical Center presso UC San Diego, il MetroSouth Medical Center di Chicago e il Cedars-Sinai di Los Angeles.
La sperimentazione a Los Angeles
Un giornalista di TechCrunch è andato a verificare la situazione nell’ospedale di Los Angeles. Qui, come nella maggioranza delle strutture ospedaliere nel mondo, senza iPad i medici e gli infermieri dovrebbero scrivere e trascrivere su carta le informazioni relative alle condizioni del paziente, condizioni che spesso vengono presentate su una lavagnetta ai piedi di ciascun letto di ospedale.
Queste continue trascrizioni moltiplicano le possibilità di errore o di omissione di alcuni dati per evitare di dilungarsi o di impiegare troppo tempo nella scrittura.
Accesso ai dati immediato per paziente, medici e familiari
L’uso di iPad consente al personale medico e non che ha in cura il paziente di accedere facilmente a tutti i dati del paziente, rendendo le diagnosi, i monitoraggi delle terapie e le visite di controllo più veloci e semplici. La disponibilità di iPad permette anche al paziente di accedere ai propri dati e questa: un accesso che può essere considerato utile o no a seconda del paziente (o dei suoi familiari), ma che sicuramente può essere confortante per i molti che sono consapevoli delle proprie condizioni e che desiderano monitorarle anche personalmente oltre che affidandosi ai medici.
FaceTime in terapia intensiva neonatale
Quando iPad entra nella terapia intensiva neonatale, allora oltre all’efficienza la tecnologia offre anche vicinanza e un’attenzione non comuni. Lo hanno dimostrato al giornalista di TechCrunch sempre i medici e i pazienti dell’ospedale di Los Angeles. I neo genitori possono utilizzare iPad per mettersi in contatto tramite FaceTime con i neonati malati o prematuri. Si tratta di bimbi che devono essere tenuti isolati dal mondo esterno, e succede, in alcuni casi, che i genitori non abbiano la possibilità di vedere il bambino nei primi giorni successivi alla nascita. Grazie a FaceTime, i genitori possono interagire con il loro piccolo, osservare in diretta i suoi movimenti, sentirsi in contatto – anche se virtualmente – con il loro bimbo.