Tomi Ahonen, ex consulente Nokia e da anni stimato osservatore ed esperto del settore mobile, ha pubblicato un interessante riassunto del mercato dei dispositivi cellulari del 2011, analizzando il fatturato delle aziende prettamente “mobili”, stilando un classifica delle suddette, considerando solamente le voci di bilancio legate al mercato della telefonia.
Emerge quindi un’interessante documento con le prime 25 industrie in termini di volume di affari mondiali, dati che gettano uno sguardo globale sui rapporti di forza che animano il settore. Le prime sette posizioni sono tutte occupate dagli operatori: si parte dai 77 miliardi di dollari di China Mobile, fino ad arrivare ai 48 miliardi di Orange, passando per Verizon, Vodafone, AT&T, Telefonica e T-Mobile.
Il primo produttore è ancora Nokia con 45 miliardi – era però a 66 miliardi nel 2010. Poi è il turno di Apple, con 42 miliardi di dollari: enorme la crescita della Mela, che registrava “solo” 13 miliardi nel 2010. Subito dietro Samsung, con 40 miliardi. Ricordiamo che i dati di Ahonen tengono contro solo i cellulari; sono quindi esclusi ad esempio i tablet (niente iPad o Galaxy Tab) e altri dispositivi mobili (come gli iPod). Dodicesima Telecom Italia, mentre Google (dati cumulati con Motorola) è al ventunesimo posto, con 17 miliardi.
I dati evidenziano non solo l’ormai nota emorragia di fatturato di Nokia e l’inarrestabile crescita di Apple, appaiata a Samsung, ma anche la grande rilevanza che i carrier giocano ancora nel mercato della telefonia.