La Francia vuole mettere al bando auto a gasolio e a benzina entro il 2040. L’annuncio è stato fatto dal nuovo ministro dell’Ambiente Nicolas Hulot parlando di una serie di misure parte del programma di Macron per rendere la nazione indipendente dai combustibili fossili entro il 2050.
Hulot ammette che la decisione potrebbe portare pressione ai produttori di auto francesi ma l’obiettivo è allontanarsi dai motori tradizionali e il raggiungimento degli obiettivi Cop21 (quelli, cioè, fissati dalla Conferenza di Parigi sui cambiamenti climatici del novembre/dicembre 2015).
Entro il 2040 verrà bloccata la vendita di auto a benzina e a gasolio e in circolazione saranno ammessi solo veicoli elettrici, “rivoluzione” (questa l’espressione usata dal ministro) che vede l’appoggio dei costruttori nazionali, il gruppo PSA (Peugeot-Citroën) e Renault, “perfettamente in grado” — secondo Hulot — di affrontare “questo difficile percorso”.
La Francia non è l’unica nazione che si è posta tale obiettivo. Paesi Bassi e Norvegia già hanno annunciato di volere dire addio alle auto diesel e benzina entro il 2025; Germania e India hanno piani simili entro il 2030.
Pochi giorni addietro Volvo Cars ha annunciato che ogni nuova auto Volvo che verrà lanciata a partire dal 2019 avrà un motore elettrico, segnando di fatto la fine di un’epoca – quella delle auto mosse esclusivamente da motore a combustione interna (ICE) – e mettendo così in maniera inequivocabile l’elettrificazione al centro della propria azione e del proprio sviluppo per il futuro. L’annuncio rappresenta uno dei passi più significativi mai intrapresi da un costruttore automobilistico verso l’adozione dell’elettrificazione e sottolinea come, un secolo dopo l’invenzione del motore endotermico, l’elettrificazione stia preparando un nuovo capitolo nella storia dell’industria automobilistica.