E così, alla fine, Apple si è trovata costretta a chiedere aiuto a Samsung per la produzione di chip NAND per iPhone 8 iPhone 7s. Questo perché i fornitori Apple stanno apparentemente affrontando problemi con la produzione dei nuovi chip di memoria destinati ai modelli di iPhone 2017.
A sostenerlo è un nuovo rapporto di Digitimes secondo cui SK Hynix e Toshiba sono riusciti a realizzare scorte inferiori del 30% rispetto alle previsioni.
Per evitare deficit ed eventuali colli di bottiglia Apple si sarebbe così rivolta a Samsung per essere al sicuro con le scorte. Il chip NAND è quello che memorizza i dati non volatili, l’equivalente mobile di un hard disk o di un SSD. Il modulo 3D NAND con strati di celle di memoria disposte l’una sopra l’altra consente la memorizzazione di molte più informazioni nello stesso spazio fisico.
Apple lo ha già implementato su iPhone 7, ma la produzione di questi particolari moduli risulta ancora immatura e difficoltosa per i fornitori. Sembra che per assicurarsi scorte di chip NAND sufficienti per i nuovi iPhone 2017 in arrivo in autunno, Apple abbia richiesto l’aiuto dell’eterno rivale Samsung.
Peraltro, mentre su iPhone 7 i chip 3D NAND hanno 48 strati, su iPhone 8 ne avranno 64 strati; questo potrebbe rendere ancor più delicata e difficoltosa la produzione. Secondo Ming-Chi Kuo, uno degli analisti più attendibili sulle novità Apple, gli iPhone 2017 arriveranno sul mercato con due diverse scelte di archiviazione: si pensa a modelli da 64 GB e 256 GB.
Resta da vedere come gli altri produttori di smartphone riusciranno ad accaparrarsi scorte di chip NAND, dato che la forte richiesta di Apple potrebbe addirittura generare una carenza a livello mondiale. La situazione, peraltro, non migliorerà entro il 2018.