L’ultima versione beta del browser Chrome 17, integra un sistema che consente di velocizzare l’accesso alle pagine web sfruttando un meccanismo che precarica i link man mano che l’URL è digitato nella barra di navigazione (“omnibox” come preferisce chiamarlo la grande “G”). Nel blog ufficiale Google non offre molti dettagli ma si limita a indicare che il procedimento avviene in background, individuando gli indirizzi più probabili da caricare (sfruttando presumibilmente dati statistici).
Sul versante della sicurezza è stata invece implementata la tecnologia Safe Browsing che dovrebbe mettere al riparo l’utente da attacchi malware individuando e segnalando in automatico file potenzialmente pericolosi. La tecnologia di protezione integrata esamina file eseguibili (es. i .EXE o gli installer .MSI per PC con Windows) indicando l’eventuale pericolosità degli stessi o la rischiosità del sito che li ospita
Gli sviluppatori ricordano che non esistono ad ogni modo meccanismi di protezione totale e di prestare sempre molta attenzione prima di scaricare qualsiasi cosa da qualunque sito e indicare le credenziali di utente amministratore.
[A cura di Mauro Notarianni]