Con la campagna Rethink-IT Greenpeace torna ad occuparsi di tecnologia, in particolare contro l’obsolescenza programmata. L’organizzazione ambientalista sostiene che il metodo migliore per ridurre l’inquinamento e lo spreco delle risorse del pianeta è quello di costruire dispositivi e gadget IT in grado di durare nel tempo, quindi facilmente riparabili. In questa ottica diversi prodotti Apple, tra cui iPad e MacBook, sono bocciati mentre viene promosso iPhone 7.
Per rendere questo possibile i costruttori dovrebbero realizzare dispositivi IT facili da aprire, fornire parti di ricambio e manuali per facilitare le riparazioni, cosa che invece non avviene, soprattutto per Apple, Samsung ed LG. Per questa ragione Greenpeace raccoglie le email degli utenti in una petizione online: raggiunta la soglia di 20mila utenti le richieste della campagna Greenpeace verranno comunicate ai tre costruttori.
Interessante la classifica degli smartphone, tablet e computer portatili più riparabili, quindi più idonei contro l’obsolescenza programmata. Tra i migliori smartphone troviamo al primo posto Fariphone 2 con una riparabilità di 10 su 10, seguito da LG G4 e poi LG G5 con 8 punti su 10, mentre iPhone 7 Plus è al quinto posto con una riparabilità di 7 su 10.
Nei tablet al primo posto HP Elite X2 1012 G1 con 10 su 10 punti, seguito da LG G Pad 7, Acer Iconia One7 e Amazon Paperwhite (pur essendo un e-reader). Gli iPad sono nelle ultime posizioni con iPad Pro 9,7” e il nuovo iPad di quest’anno con un punteggio di solamente 2 su 10 di riparabilità. Stesso discorso nei portatili: i modelli Apple sono gli ultimi con un punteggio di 1 su 10 per MacBook Pro 13” e MacBook Retina.
Ricordiamo che all’inizio di quest’anno Greenpeace ha eletto Apple come la società hi-tech più verde del globo per l’approvvigioanmento da fonti di energia rinnovabili per tutte le sue operazioni e per le iniziative intraprese per facilitare il passaggio alle rinnovabili anche per i propri fornitori.