Come previsto la vendita della divisione memorie di Toshiba esclude il consorzio Apple, Foxconn e Dell nonostante una offerta sensibilmente più elevata rispetto a quelle concorrenti, preferendo un acquirente giapponese. Toshiba ha annunciato che il proprio Consiglio di amministrazione ha scelto il consorzio costituito da Innovation Network Corporation of Japan, Bain Capital Private Equity LP e Development Bank of Japan, quale offerente preferenziale per la vendita di Toshiba Memory Corporation siglato TM.
TMC è stata scorporata da Toshiba Corporation il primo aprile 2017 quale consociata interamente controllata responsabile del segmento di attività di Toshiba relativo alle memorie. “Ciò era inteso” ha spiegato l’azienda “a garantire ulteriori risorse manageriali essenziali per la crescita continua della Divisione memorie e a sostenere il miglioramento della struttura finanziaria di Toshiba”.
Restano dunque fuori il consorzio guidato da Apple, Dell e Foxconn e altri ancora. Il premier Shinzo Abe aveva espresso preoccupazione ed espressamente fatto capire di sperare che le attività legate ai chip del produttore – considerate strategiche per il Paese – finissero in mani giapponesi o al massimo nippo-americane.
Questo tipo di attività sarebbe stata perfetta per Apple che sfrutta le memorie NAND negli iPhone e iPad, ma anche in Apple Watch, Apple TV e sottoforma di SSD anche nei Mac. Tra i tanti che – si dice – avevano puntato gli occhi su Toshiba anche Kingston, Amazon, Cisco, Google e Microsoft. Toshiba, lo ricordiamo, è alle prese con la controllata americana Westinghouse Electric, produttore di reattori nucleari che ha avviato le procedure per la bancarotta.