Passa il tempo e molte delle app più note continuano a “pesare” sempre di più, diventando sempre più ingombranti. In soli quattro anni il “peso” sommato insieme di dieci tra le app più installate negli USA è aumentato mediamente di 11 volte.
Lo evidenzia SensorTower. Si è passati da una media di 164 MB per le 10 app sommate a maggio del 2013 a una media di circa 1.8 GB negli ultimi mesi, oltre il 1.000% in quattro anni.
Le app “incriminate” sono Facebook, Uber, Gmail, Snapchat, Spotify, Messenger, Google Maps, YouTube, Instagram e Netflix. Un’app come Facebook (che altro non è che un browser ottimizzato specificatamente per il social) pesa nell’ultima versione per iOS la bellezza di 419 MB; Snapchat arriva a 206 MB, Uber a 285 MB.
SnapChat, di fatto, è dieci volte più pesante rispetto a quattro anni addietro; inizialmente pesava 4 MB ma poi ha cominciato a crescere a dismisura senza fermarsi più. L’app Gmail è passata dai 41 MB di ottobre ai 197 MB di novembre, un incremento di cinque volte dopo il redesign.
Apple mette a disposizione degli sviluppatori meccanismi di smart storage che consentono di ridurre il peso delle app, disattivando ad esempio funzionalità che l’utente può attivare/disattivare in base alle sue esigenze, ma l’impressione è che, nonostante siano disponibili strumenti che consentano di ridurre notevolmente il peso delle app, gli sviluppatori non ottimizzano a sufficienza il loro codice.