Apple avrebbe già siglato l’accordo di acquisizione di Anobit, società israeliana specializzata in memorie Flash e tecnologie proprietarie in grado di migliorarne notevolmente prestazioni e durata nel tempo. Ricordiamo che l’interesse di Cupertino in Anobit è trapelato grazie a una indiscrezione circolata circa una settimana fa: oggi secondo il sito israeliano Calcalist l’operazione sarebbe già stata conclusa.
In assenza di comunicazioni ufficiali che trattandosi di Apple potrebbero non arrivare mai, la somma pattuita per l’acquisizione trapela dalle voci di corridoio e sarebbe compresa tra i 400 milioni e i 500 milioni di dollari. Un ulteriore dettaglio che sembra confermare ulteriormente l’avvenuta acquisizione è rappresentato da un inequivocabile messaggio postato sul canale Twitter ufficiale del Primo Ministro del Paese, riportato da 9to5Mac: “Benvenuta in Israele Apple con la vostra prima acquisizione. Sono certo che beneficerete dai frutti della conoscenza di Israele”.
Ricordiamo che nel novembre del 2010 Intel investì 32 milioni di dollari in Anobit una somma considerevole per una startup allo praticamente sconosciuta. Il basso profilo e l’assenza quasi completa di comunicazioni con l’esterno è comunque una strategia piuttosto praticata dalle società hi-tech impegnate a sviluppare tecnologie proprietarie durante i primi anni di incubazione. Questa soluzione infatti impedisce di allarmare i colossi del settore e riduce il rischio che altre aziende sviluppino soluzioni concorrenti. Secondo le informazioni di allora Anobit era in grado di quituplicare i cicli di scrittura delle memorie SLC, portandoli dai circa 10.000 cicli garantiti per le memorie di allora con oltre 50.000 cicli. Con il completamento dell’acquisizione di Anobit Apple può disporre internamente di tecnologie proprietarie nel campo delle memorie Flash, un settore critico dei componenti IT per computer e dispositivi mobile che ricoprirà una importanza sempre maggiore nei prossimi anni.