Il seguito alle alluvioni in Thailandia, il noto produttore di HD Western Digital ha fatto avere alcune informazioni preliminari sugli effetti che le devastanti inondazioni hanno avuto sul business dell’azienda sul conseguente impatto sui dipendenti e sulla comunità tailandese gravemente colpita. Come abbiamo più volte riportato si tratta di una situazione in continuo cambiamento. Il produttore ora fa sapere che mentre alcune aree interne e a nord della città di Bangkok (dove le fabbriche di WD sono state colpite), rimangono parzialmente inondate, i livelli d’acqua stanno lentamente diminuendo. Si sono aggiunti ulteriori sforzi da parte delle autorità del complesso industriale per eliminare l’acqua dalle aree industriali. Nel frattempo:
È stata ripresa la produzione di hard drive a inizio dicembre presso uno degli stabilimenti a Bang Pa-In, con una settimana in anticipo rispetto ai piani previsti. Questo stabilimento era stato sommerso da oltre due metri d’acqua dallo scorso 15 ottobre, l’edificio è stato bonificato il 17 novembre, l’alimentazione elettrica principale è stata ripristinata il 26 novembre e la produzione è ripresa il 30 novembre;
- WD ha rimosso dagli stabilimenti inondati a Bang Pa-in tutte le attrezzature produttive di slider e iniziato la decontaminazione e il ripristino degli edifici rimanenti a Pang Pa-in;
- La società prevede la ripresa della produzione di testine slider nello stabilimento di Bang Pa-in nel trimestre di marzo 2012 e l’avvio della produzione in una nuova fabbrica a Penang, in Malesia, nello stesso periodo;
- Gli altri stabilimenti di hard drive a Navanakorn sono ancora sommersi da oltre mezzo metro d’acqua. Si prevede che gli edifici industriali siano bonificati nel corso di una decina di giorni, terminati i quali cominceranno i lavori di decontaminazione e rifornimento.
L’azienda, per voce di Phay Y. Lam, Senior Director, Marketing – Worldwide Channel ribadisce la “costante attenzione alla qualità lungo tutto il processo di ripristino”. L’azienda ha fatto sapere di stare “adottando in maniera prudente e temporanea alcuni accorgimenti per minimizzare i costi – dalla modifica dei piani dei lavori di produzione presso le fabbriche operative all’estensione dei periodi di chiusura per ferie per ottimizzare alcune risorse e limitare i viaggi”. Parallelamente al lavoro di ripresa, WD sta collaborando con il governo tailandese per una serie di azioni immediate e per la ricostruzione degli stabilimenti in modo da ridurre al minimo i rischi di un’inondazione di tale portata in futuro. “Crediamo fermamente” dice Lam “che i nostri 65.000 dipendenti in tutto il mondo rappresentino il miglior team del settore, e ognuno di loro ha giocato un ruolo nel raggiungere il massimo delle preferenze da parte dei clienti sul mercato. Da quando abbiamo sospeso la produzione presso i nostri stabilimenti a metà ottobre, abbiamo continuato a pagare tutti i nostri 37.000 dipendenti tailandesi. Abbiamo inoltre organizzato alloggi, docce e aree di riposo temporanee, oltre ad un servizio mensa e una linea telefonica di emergenza”. E ancora: “I nostri dipendenti in tutto il mondo stanno lavorando alacremente per supportare gli sforzi di ripresa per i nove milioni di tailandesi che si stima siano stati colpiti dalle inondazioni”.
La scorsa settimana, John Coyne, presidente e CEO di WD, ha consegnato alla Thai Red Cross la somma di 350.000 dollari, raccolti dai dipendenti WD e che WD stessa ha raddoppiato; l’azienda ha donato sette pompe idrovore industriali al Thailand Board of Investment per aiutare la comunità a rimettersi in piedi e invita chiunque può a offrire il proprio aiuto.
[A cura di Mauro Notarianni]