Anche questa volta i mille sussurri sono veri: Bozoma Saint John ha lasciato Cupertino per diventare una top manager di Uber. Insieme alle voci circolate negli scorsi giorni ha fatto clamore l’assenza della Saint John sul palco della WWDC17, una conferma tacita considerando che nel Keynote si è parlato molto di musica, Apple Music e anche del nuovo speaker smart e connesso HomePod, tutti argomenti che avrebbero richiesto la sua presenza dopo il grande successo ottenuto con la sua apparizione alla WWDC del 2016.
Finalmente dopo le indiscrezioni e le ipotesi arriva la conferma ufficiale: nelle scorse ore Uber ha confermato l’assunzione dell’ex responsabile marketing di Apple Music che nel suo nuovo ruolo nella società di ridesharing diventa chief brand officer. Intervistata da Business Insider Bozoma Saint John ha un approccio professionale: nessun cenno al precedente datore di lavoro né tanto meno a eventuali attriti o problemi di sorta. Le dichiarazioni rilasciate riguardano esclusivamente il suo ruolo in Uber e la nuova sfida che l’attende.
«Molto francamente, quello che è successo in passato non è niente che io possa controllare, ma penso che esista una vera e propria opportunità per il futuro di Uber e quale sarà la visione – spiega Saint John precisando – Avere un posto reale al tavolo per poter fare questo è davvero importante in questo momento nel tempo». La dirigente non entra nei dettagli ma la storia è nota: Uber ha seri problemi di immagine in tutto il mondo e soprattutto in USA. Oltre 200mila utenti hanno cancellato il proprio account Uber dopo che la società ha fornito auto e servizio durante uno sciopero di protesta dei taxi contro il blocco dell’immigrazione voluto da Donald Trump.
A questo si aggiungono i casi delle app usate contro il concorrente Lyft, per evitare i controlli delle forze dell’ordine e anche in violazione delle regole di App Store di Apple, senza contare i numerosi casi di molestie e relative azioni legali, una battaglia in cui è accusata di furto di tecnologie per le auto a guida automatica da Waymo e l’onnipresente accusa di muoversi ai limiti della legalità e oltre per quanto riguarda licenze e compensi per gli autisti rispetto ai taxi tradizionali in praticamente ogni paese in cui opera nel mondo.
Nella sua intervista Bozoma Saint John non entra in tutti questi dettagli, ma spiega che finora Uber è stata interamente concentrata sulla crescita del proprio business, trascurando marchio e immagine. La promessa è anche una grande sfida: uno dei volti più noti di Apple Music nel mondo ora diventa rappresentante di Uber con il cruciale e delicato incarico di ricreare da zero una nuova immagine, operazione tutt’altro che semplice visti i trascorsi.