C’è ancora un iPad nelle mani di Benedetto XVI. Il papa, che aveva avuto modo di usare uno dei dispositivi Apple alcune settimane fa quando aveva lanciato il primo Tweet sul canale Twitter del sito di informazione news.vatican.va, è sttaa l’accensione del grande albero di Natale di Gubbio.
Secondo quanto riferiscono i servizi giornalistici della Chiesa, «È bastato al Papa toccare lo schermo di un tablet per accendere migliaia di luci che disegnano l’albero di Natale più grande al mondo». Non si parla, per ovvie ragioni, di iPad, ma che il tablet in questione sia quello prodotto da Apple è evidente dalle immgini diffuse dalla sala stampa vaticana e dai filmati che circolano in Internet. La tecnologia utilizzata non viene esplicitata; si vede unicamente il Papa che tocca lo schermo e contemporaneamente l’albero di Natale, costituito da centinaia di luci, si accende e con esso si illumina anche la stella di Natale che lo sormonta.
Come accennato in precedenti occasioni Vaticano e la Chiesa Cattolica nel corso degli ultimi anni, hanno notevolmente innalzato l’attenzione sui nuovi media: la pubblicazione di libri in edizione elettronica, la messa on line di centiaia di siti Internet, alcuni dei quali anche molto sofisticati e i messaggi lanciati dall’arcivescovo Carlo Maria Celli, presidente del pontificio consiglio delle comunicazioni sociali, con i quali sono stati invitati i sacerdoti e tutti coloro che operano nel settore della pastorale a porre massima cura nell’abbracciare canali come Internet, la comunicazione digitale e mobile e tutti i dispositivi usati per alimentare il dibattito e lo scambio di idee nell’era moderna, sono segnali inequivocabili. Ancora più inequivocabile è l’immagine del Papa che non disdegna di usare strumenti moderni e attuali, nelle mani di tutti e che sono intesi, giustamente, come potenti strumenti di comunicazione universale.