Nonostante i continui aggiornamenti e l’evoluzione progressiva del prodotto, Google+ sembra non essere ancora riuscito a guadagnare un posto di riguardo nell’economia dei social network della rete. Google tace sul numero di utenti attivi che la sua rete sociale può contare, ma sono le stime di Netmarketshare che mettono in dubbio l’efficacia e la crescita di Google+.
La statistiche prese in esame sono i referrals che le varie reti portano ai siti web, vale i dire il traffico proveniente dai link postati sui social network. Google+ occupa ad oggi una posizione marginale, 0.00064%, superato addirittura dal network interno al sito Mashable. Un numero, inoltre, che pare in calo mese su mese, e non in crescita come ci si aspetterebbe.
Facebook è ovviamente il network principale in termini di riferimenti web, con lo 0.66186%, una percentuale mille volte superiore a quella di Google+. Seguono nell’ordine StumbleUpon, Youtube, LinkedIn e Reddit. Sorprendentemente Twitter occupa solo la sesta posizione, al di sopra del già citato network di Mashable.
Vale la pena notare che lo stesso YouTube è una property di Google e che quindi, nel complesso, l’influenza sociale di Google non è poi così trascurabile come si potrebbe pensare: l’azienda ha un valore e un’influenza “sociale”; semplicemente al momento non si tratta di Google+, ma di YouTube: l’impatto del solo Google+ risulta ancora trascurabile.
Ovviamente i referral web non possono essere valutati come unica unità di misura del successo di un social network, ma sono uno dei fattori principali che determinano l’investimento di tempo e risorse da parte delle aziende interessate a promuoversi online. Anche da questo punto di vista le Pagine, da poco introdotte su G+, risultano abbastanza stagnanti e poco popolate rispetto alle controparti di Facebook.
Se mancano i numeri per raggiungere gli utenti comuni, le aziende, i “grandi nomi” potrebbero smettere di investire e credere nella creatura di Google; se mancano i grandi nomi, gli utenti comuni sarebbero spinti ad abbandonare G+, per tornare a frequentare le reti dove possono seguire i loro interessi.
Tutto ciò come evidente potrebbe innescare un circolo vizioso che rischia di portare il social network di Google verso un abbandono da parte degli utenti e delle aziende contemporaneamente. Per molti osservatori Google+ potrebbe seguire impietosamente le sorti di Google Wave e Google Buzz, che hanno fallito nel riuscire a conquistare una rilevanza sostanziale nel mercato dei social network.