Finora si è generalmente sempre creduto che Apple fosse assolutamente impermeabile in fatto di concessione in licenza di suoi brevetti ma così pare non essere: il sito The Verge ha scovato un documento nel quale si evince che Apple non solo ha concesso in licenza il brevetto #7,469,381 a Nokia e IBM, ma ha provato a concedere lo stesso brevetto (una tecnologia in questione riguarda la funzione che mostra una texture sullo sfondo quando si scorre una videata oltre i margini visibili) anche a Samsung a novembre del 2010, prima del deflagrare della guerra legale a tutto campo tra la Mela e la società coreana.
La vicenda viene alla luce a margine della contesa in tribunale che ha messo al centro i prodotti Galaxy. È infatti al centro della richiesta d’ingiunzione per impedirne la vendita negli USA e anche alla scelta di negarla. Il tribunale ha, infatti, detto no evidenziando come Apple, anzichè chiedere di bloccare la commercializzazione dei prodotti della concorrenza, avrebbe semplicemente potuto presentare una rimostranza per la mancata richiesta di utilizzo del brevetto.
Non è chiaro perché Samsung a un certo punto abbia rinunciato al licensing: può darsi che Cupertino chiedesse troppo denaro oppure il brevetto non è stato ritenuto sufficientemente interessante. Quel che, sicuramente, c’è di interessante è che la concessione in licenza del brevetto a terzi può essere considerato un cambiamento nella politica di Apple che appare oggi più vicina a quella di Microsoft che fa un uso piuttoto vasto della concessione in licenza di proprie tecnologie. Insomma non sempre la Mela ricorre alla “guerra termonucleare” nei tribunali minacciata da Jobs contro chi osa sfidare quanto brevettato nei suoi laboratori, ma se ritenuto conveniente e utile Apple è disposta a negoziare.
[A cura di Mauro Notarianni]