L’ascolto della musica digitale in movimento si fonda su due pilastri: gli auricolari wireless e le casse wireless. Se volete sapere quali secondo noi sono i migliori auricolari potete leggere questo nostro articolo, se invece vi interessa comprare un altoparlante scegliendone uno che valga la pena di portarsi in giro tra i migliaia che si trovano in commercio è questo l’articolo che dovete scorrere fino in fondo.
La scelta non è facile. Ci sono, appunto, migliaia di differenti modelli con forme, dimensioni, prezzo tra i più disparati. Già questo sarebbe un problema. Se poi ci si aggiunge che sembrano avere tutti più o meno le stesse caratteristiche di base: si ricarica la batteria interna, si collegano senza fili e… suonano ecco che inevitabilmente ci si chiede quale sia meglio acquistare.
Prima di darvi la nostra opinione sulle migliori casse da ascoltare in mobilità tra interno ed esterno e magari trasformare in un accessorio per la vita all’aria aperta grazie alla bella stagione in arrivo, cerchiamo di vedere quali sono le caratteristiche da cui voi stessi potreste partire per una scelta su uno speaker Bluetooth
Come è fatta una cassa portatile wireless
Il primo punto da cui partire per scegliere una cassa wireless sono le caratteristiche tecniche. Bisogna però capire bene quali sono importanti e quali incidono realmente sulla scelta di una cassa.
Wi-Fi e Bluetooth
Partiamo dall’inizio. Quando diciamo cassa wireless si parla essenzialmente di casse Bluetooth. Lo standard tipico degli auricolari è infatti anche lo standard presente nella stragrande maggioranza degli speaker. Ciò dipende dalla larghissima diffusione di una tecnologia che si trova praticamente ovunque per il suo basso costo di implementazione, semplicità di utilizzo e ridotti consumi.
In alternativa al Bluetooth su alcune casse troviamo anche il protocollo Wi-Fi. Il raggio di azione di questo tipo di accessori è maggiore di quella del Bluetooth, la connessione è più stabile; la maggior banda garantisce poi anche una superiore qualità.
Il problemi delle casse Wi-Fi sono nel costo (superiore a quello dei concorrenti Bluetooth) e nel consumo elevato; per questo si deve avere a disposizione una presa di corrente per evitare che l’autonomia diventi insoddisfacente.
La maggior pare delle casse Wi-Fi sono prodotte da Sonos che ne ha fatto una tecnologia di bandiera e le abbina anche alla compatibilità Airplay 2, un must per gli utenti Apple. Troviamo il Wi-Fi anche negli altoparlanti smart come HomePod o gli accessori Alexa quale gli Echo Show. Ma questi accessori non sono annoverabili tra i portatili.
La qualità del suono e la risposta in frequenza
Tecnicamente la più rilevante delle specifiche dal punto di vista della qualità sonora sarebbe risposta in frequenza. In realtà quasi tutti gli speaker per la casa dichiarano da 20 Hz a 20000 Hz. Si tratta dei limiti dell’udito umano; qualche altoparlante scende anche sotto i 20 Hz ma in questo caso il suono non si sentirà con le orecchie ma sarà percepito essenzialmente per le vibrazioni; sopra i 20000 Hz il suono sarà talmente acuto da essere non percepibile da quasi nessuno.
La risposta in frequenza del diffusore non è tutto. L’architettura della cassa, i materiali, l’ingegnerizzazione, il software e anche le dimensioni fanno molto. In linea generale se volete un altoparlante che risponda bene sui bassi, come spesso succede, dovrete orientarvi su altoparlanti di dimensioni più grandi, con elevata potenza con un paio di woofer (per i medi) un subwoofer (un diffusore specializzato nei bassi) e dei Tweeter
Il Codec
Il flusso digitale della musica che passa dal sistema trasmittente (uno smartphone come un iPhone o un tablet come un iPad) viene generalmente compresso e successivamente decompresso secondo un preciso standard. È questo quel che si in tende quando si parla di Codec, una tecnologia che permette di codificare il più possibile senza perdita di qualità la musica così che essa possa fluire occupando meno banda possibile. Per capire che cosa sia un Codec è meglio che vi rivolgiate ad un sito specializzato. Qui diciamo solo che è importante per trasferire su supporto digitale e poi riprodurla con la migliore qualità possibile.
I due principali Codec usati nel campo di cuffie e auricolari sono AptX (sviluppato da Qualcomm) e AAC (creato dal consorzio MPEG). Nella maggior parte delle casse il più diffuso codec è SBC, lo standard di compressione nativo di Bluetooth. Solo pochissimi dispositivi, generalmente i più costosi, sono compatibili con altri Codec e in gran parte quando questo accade è favorito AAC che è quello che Apple supporta con i suoi dispositivi.
La potenza
A chi si chiede quanti watt di uscita dovrebbe avere un buon altoparlante portatile wireless sarà indispensabile rispondere “dipende”. La potenza è relativa all’ambiente un cui si ascolta la musica, la distanza dalla cassa e le proprie attese. In linea generale 15 watt sono sufficienti per una stanza, 30 sono probabilmente il limite massimo utile per un altoparlante domestico. Tenete anche conto che ci sono casse che arrivano a potenze importanti distorcendo però il suono e che di solito una cassa di piccole dimensioni non potrà mai arrivare ad elevate potenze per semplici questioni fisiche visto che il suo altoparlante sposta meno aria.
Un altro aspetto interessante è la possibilità offerta da numerosi dispositivi anche quelli Bluetooth di essere collegati in multipli. In pratica potrete avere uno speaker di destra e uno di sinistra. Questo aumenta l’effetto palco e anche la potenza ovviamente.
Il software
Le casse wireless, specialmente quelle Bluetooth, non hanno bisogno di un software per funzionare. Ma alcune propongono un’applicazione che sarà utile per attivare specifiche opzioni. Potrebbe essere utile in particolare un sistema per regolare l’equalizzazione del suono così da regolarlo sulla base delle proprie preferenze magari aumentando i bassi oppure rendendo più evidenti i medi. Le applicazioni sono molto più comuni e spesso indispensabili quando si parla di casse Wi-Fi che essendo più sofisticate richiedono di essere controllate da sistemi più avanzati.
Bluetooth 5.0 contro Bluetooth 4.2
Come detto quasi tutte le casse wireless usano lo standard Bluetooth, le più recenti in particolare usano lo standard Bluetooth 5. (o In uno speaker Bluetooth 5 significa essenzialmente la possibilità di tenere abbinato il vostro dispositivo ad una distanza maggior rispetto alle casse compatibili solo con il vecchio 4.2. Le specifiche dicono che la versione 5 arriva fino a 240 metri (40 al chiuso) contro i soli 60 metri della versione 4.2. Si tratta di distanze teoriche perchè nella pratica la connettività resta attiva su distanze molto più brevi. In ogni caso Bluetooth 5 ha un raggio maggiore di Bluetooth 4.2
Tra i vantaggi di Bluetooth 5.0 ci sono anche il minor consumo e la maggior banda disponibile. In pratica batterie con durata maggior e un bitrate maggiore, quindi migliore qualità. Infine con Bluetooth 5.0 è possibile anche collegare due differenti dispositivi contemporaneamente.
Quel che abbiamo detto dovrebbe farvi intendere che le differenze pratiche tra una cassa Bluetooth 5,0 e una cassa Bluetooth 4.2. Almeno così sarà per la maggior parte di coloro che comprano una cassa Bluetooth.
Segnaliamo che attualmente sta debuttano in alcuni dispositivi il Bluetooth 5.3 che offre migliorie dal punto di vista energetico, il miglioramento dei controlli delle chiavi di crittografia (per lo scambio di informazioni tra dispositivi connessi) e la possibilità di effettuare la classificazione dei canali di trasmissione (funzionalità utile con i dispositivi compatibili con lo standard Bluetooth Low Energy per una più efficiente divisione delle bande di comunicazione, permettendo di incrementare l’efficienza energetica dei dispositivi connessi e migliorare il trasferimento dati). Il Bluetooth 5.3 offre – sulla carta – il supporto all’audio LE. Attualmente però casse con questa tecnologia sono rarissime.
È stato anche recentemente presentato Bluetooth 5.4 che le cui principali novità sono però collocate nel campo della connettività multidispositivo e nella velocità di switch tra un dispositivo e l’altro. Di fatto si tratta di un aggiornamento che nasce con in mente Internet of Things e ha scarsa rilevanza nel campo delle casse musicali.
Resistenza all’acqua e alla polvere.
Al giorno d’oggi molti speaker si presentano come resistenti all’acqua e alla polvere. Alcuni sono anche addirittura capaci di galleggiare. Le specifiche in questo ambito sono sempre chiaramente presentate dai produttori secondo un codice; si tratta dell’IP (Ingress Protection) seguito da due numeri. Il primo segnala la resistenza a oggetti solidi (generalmente appunto la polvere) il secondo all’acqua. La tabella la trovate qui sotto. E su questa pagina trovate una dettagliata spiegazione.
Autonomia e ricarica
L’autonomia di un altoparlante Bluetooth è un elemento discriminante. Un grande numero secondo le specifiche ha una durata intorno alle dieci ore. Qualcuno addirittura viene presentato come capace di suonare 24 ore. Visto che parliamo, come per la distanza di connessione, di dati elaborati in un ambiente di laboratorio che nella pratica sono sempre molto difficili da riprodurre, per avere un dispositivo capace di funzionare per un tempo decoroso dieci ore sono il minimo consigliabile.
Considerate che c’è un ovvio rapporto tra dimensioni e autonomia: più piccolo è lo speaker più piccola sarà la batteria. Ma è altrettanto ovvio che uno speaker piccolo consuma meno di uno grande. Quindi se è vero che differenze in fatto di autonomia tra uno speaker grande e uno piccolo ci sono è anche vero che spesso sono meno di quelle che ci si attenderebbero.
In questo contesto conta molto anche il tempo di ricarica. Gli speaker più recenti si ricaricano con una porta USB-C e quasi sempre non hanno un caricabatterie nella confezione.
Domande e risposte
È possibile che tutte queste indicazioni non siano state sufficienti a guidarvi all’acquisto di un altoparlante ma che vi abbiano fatto sorgere qualche domanda cui non sapete rispondere. Proviamo a rispondere a quelle che potrebbero essere le più frequenti
Altoparlante piccolo o grande?
Il primo dubbio che potrebbe sorgere è: l’altoparlante lo compro piccolo o grande? A parte le ovvie necessità dettate dallo spazio sappiate che in generale più l’altoparlante è grande più ampio e potente sarà il suono e maggiore sarà anche l’autonomia.
Stereo o no?
Alcuni altoparlanti vengono presentati come con “suono ampio e stereofonico”. Si tratta di speaker che hanno al loro interno più altoparlanti che proverranno a dare separazione alla musica mediante l’architettura e alcuni accorgimenti software sollecitando il vostro cervello a cogliere la collocazione spaziale degli strumenti. In genere però questi sistemi non sono particolarmente soddisfacenti e non si dovrebbero riporre eccessive attese nel “suono spaziale e stereofonico”. Meglio collegare due differenti speaker per avere un effetto reale di separazione.
Impermeabile o no?
Acquistare uno speaker a prova d’acqua o meno dipende ovviamente dall’uso. In linea generale un altoparlante usato in casa non ha bisogno di essere protetto dall’acqua o dalla polvere; se invece intendete usarlo all’aperto anche senza portarlo in piscina sarebbe meglio che fosse almeno resistente agli schizzi d’acqua. Usato in spiaggia o appunto in piscina lo speaker sarebbe meglio fosse certificato IP67 (resistenza alla polvere e alla temporanea immersione in acqua).
Wi-Fi o Bluetooth?
Scegliere tra un altoparlante Wi-Fi o uno Bluetooth è questione di utilizzo e di costi. Il Wi-Fi consente di avere un prodotto più flessibile ma nello stesso tempo che obbliga a ricorrere alla presa di corrente. In più lo speaker sarà anche più costoso. Se l’obbiettivo è quello di avere un altoparlante portatile e capace di offrire un buon rapporto tra qualità e prezzo il Bluetooth è la strada irrinunciabile a meno di non acquistare un altoparlante “ibrido”: Wifi e Bluetooth, come qualcuno prodotto da Sonos.
Qual’è la marca migliore?
Come detto di altoparlanti wireless e in particolare di altoparlanti Bluetooth ce ne son migliaia. Scegliere la marca migliore non è semplice perché un giudizio in questo ambito dipende sia da fattori di gusto personale che dalla nicchia che i singoli brand si sono scelti.
Al momento i maggiori contendenti del settore main stream sono JBL e Ultimate Ears (UE). Se si guarda ai marchi di fascia più alta la competizione è tra Bose, Marshall e Sonos anche se il target di mercato di questi tre brand non è proprio lo stesso. Tra i marchi economici meritano una menzione Tribit e SoundCore. Non va dimenticata anche Sony. L’azienda giapponese spazia dai prodotti di fascia più economica a quelli di fascia più elevata e alla fine riesce sempre a dire la sua in ciascuno di questi segmenti.
I migliori altoparlanti wireless portatili secondo Macitynet
Sulla base di questi presupposti ma anche e soprattutto sulla base dei nostri gusti qui di seguito vi presentiamo i migliori altoparlanti portatili. Si tratta di prodotti che scegliamo anche per l’utilizzo con telefoni e tablet, con uno speciale orientamento all’uso in mobilità. Li differenziamo anche sulla base del prezzo e delle funzioni. Considerate che la vita media di uno speaker è solitamente piuttosto lunga; altoparlanti di tre o quattro anni fa sono ancora prodotti molto validi e spesso costano meno di quelli che vengono lanciati come loro… eredi.
UE Wonderboom 3
Uno dei modelli più interessanti, è senza dubbio UE Wonderboom 36. Piccolo, colorato, potente e comodo da trasportare (e posizionare, grazie anche al gancio in tessuto), UE Wonderboom 3, come si comoprende dal nome, è la terza generazione di un modello che ha debuttato ormai molto tempo fa. Rispetto alla versione 2 resta praticamente tutto invariato, tranne l’autonomia (aumentata a 14 ore) e il raggio del Bluetooth incremenhtao. La caratteristica (quasi) unica è la capacità di essere sommerso, non tanto per ascoltare la musica quando vi dedicate all’osservazione dei pesci, ma più che altro per poterlo lasciare a bordo vasca per un bagno in piscina (se cade, nessun problema). Suona bene, come tutti i prodotti UE e fa il suo dovere anche quando viene chiamato a farlo lontano dalla piscina.
JBL Charge 5
JBL Charge 5 è uno dei prodotti di punta di JBL nel campo degli speaker “all around”. Nasce per accompagnarvi con la musica ovunque. Grazie al design impermeabile all’acqua e alla polvere certificato IP67, Charge 5 resiste a qualsiasi condizione. Grazie a PartyBoost, è possibile collegare più diffusori compatibili con JBL PartyBoost per ottenere un audio in grado di soddisfare qualsiasi pubblico. JBL sottolinea il suono modulato dalla tecnologia Original Pro Sound, i suoi driver a lunga escursione, un tweeter separato e doppi radiatori JBL Bass. Presenta fino a 20 ore di riproduzione e integra un powerbank per mantenere i vostri dispositivi carichi e lasciare che la festa continui per tutta la notte.
UE MegaBoom 3
Ultimate Ears MegaBoom 3 è un parametro assoluto nel campo degli speaker Bluetooth. Offre praticamente tutto: lunga autonomia (fino a 20 ore), protezione assoluta dall’acqua (resiste fino a 30 minuti in immersione), estremamente potente, riproduzione di bassi profondi, controllo diretto dei brani di musica in streaming con navigazione delle play list Apple i tipi di musica in streaming, programmare e navigare nelle singole playlist per Apple. È anche possibile ricorrere ad un dock per la ricarica. L’unico limite sono forse le dimensioni più importanti di quelle di un tradizionale speaker portatile. Se un altoparlante grande non vi piace, considerate UE 3 Boom, quasi altrettanto potente ma più piccolo.
Soundcore Motion+
Da tempo SoundCore (un brand di Anker) produce accessori per l’ascolto della musica di eccellente livello in rapporto al costo, qui con il SoundCore Motion + siamo di fronte probabilmente al miglior esempio di quel che Soundcore riesce a fare proprio in questo ambito. Stiamo parlando di un’altoparlante capace di offrire qualità musicale di ottimo livello, è impermeabile (IPX7), di dimensioni ridotte (anche se non si tratta di un mini speaker). Arriva a 30W e promette 12 ore di musica. Non manca un’applicazione per personalizzare l’EQ di Motion+ e infine se avete un telefono Android potete avere anche la compatibilità con Aptx
Sony SRS-XG300
Con lo speaker Sony SRS-XG300 si sale di prezzo ma la qualità è eccellente. Questo altoparlante è dotato di speaker tweeter e radiatori passivi realizzati con teconologia X-Balanced, basata su un diaframma non circolare che genera una pressione del suono maggiore per un audio di alta qualità. L’apparato audio è supportato da funzioni e caratteristiche come l’Ambient Illumination, un Led che produce un’illuminazione impostabile atraverso l’app Sony Music Center, maniglia retraibile e resistente, impermeabile e resistente alla polvere e possibilità di collegare in catena fino a 100 speaker Bluetooth Sony. Ha uan batteria da 25 ore di autonomia con ricarica USB-C.
Beosound A1
I prezzi del Beosound A1 non sono quelli tipici di un altoparlante delle sue dimensioni che appartengono alla classe “mini” ma qui siamo di fronte ad un prodotto di fascia molto alta capace di esprimere il massimo nel campo musicale della sua categoria. È quasi tascabile, misura 4,8 x 13,3 cm e pesa 600 grammi e realizzato in maniera impeccabile: cupola superiore a griglia realizzata in alluminio, appaiata a una base realizzata invece con materiali plastici morbidi al tatto. All’iterno c’è un sistema audio da 2 x 30W per woofer e tweeter, per una riproduzione audio spaziale a 360 gradi che il costruttore dichiara in grado di raggiungere una potenza di picco di ben 2 x 140W. Anche l’autonomia è sorprendente: a volume moderato BeoPlay A1 può riprodurre musica per ben 24 ore.
Tribit StormBox
Tribit StormBox si colloca sul versante opposto, almeno dal punto di vista del prezzo, rispetto al Beosound A1 ma probabilmente è il miglior micro speaker sul mercato se si considerano le funzioni e la qualità rispetto al costo. Nasce per essere portato ovunque ed essere messo ovunque al punto da poter essere definito come tascabile visto che pesa solo tre etti questo nonostante una potenza considerevole per le dimensioni (10W). Tra gli elementi notevoli la possibilità di funzionare come batteria (ricarica un iPhone ad esempio) e la cinghia per il trasporto, infine è anche impermeabile. In pratica lo potete mettere accanto alla doccia o sul manubrio della bicicletta senza preoccuparvi degli schizzi d’acqua. Elevata per le dimensioni anche l’autonomia: fino a 8 ore.
Bose SoundLink Flex
Se volete un mini altoparlante portatile di ottima qualità ma anche di grande marchio il Bose SoundLink Flex risponde a queste caratteristiche. Ha un trasduttore personalizzato che offre un’elevata chiarezza audio parallelamente a bassi potenti e la funzione Bose PositionIQ che permette all’altoparlante di rilevare l’orientamento e regolare l’uscita audio di conseguenza. Tra gli altri dettagli tecnici: batteria fino a 12 ore di autonomia con una sola carica, misure di 20 x 9 x 5 centimetri e certificazione IP67 che gli consente di resistere perfino alle immersioni in acqua. Se lo volete ascolta in piscina c’è un sistema di galleggianti che gli permette di restare sul pelo dell’acqua senza affondare.
Sonos Move
Sonos recita un ruolo tutto suo nel campo degli speaker. Usa tecnologie differenti per sonorizzare la casa con altoparlanti smart capaci di fare cose che la concorrenza non è in grado di fare e sopratutto ha costruito un ecosistema in grado di permettervi una continuità di ascolto passando da stanza a stanza e da sorgente a sorgente (che sia musica online, che un giradischi, che un TV con contenuti in streaming) mantenendo un timbro distintivo ed equilibrato.
Sonos Move segue nella sua originalità questo profilo; si tratta infatti di uno speaker portatile studiato anche per stare all’aperto. Mantiene la qualità musicale ineccepibile, la compatibilità con Airplay 2 (quasi introvabile altrove in speaker portatili ma funzionante solo quando collegato all’alimentazione di rete), la connettività WiFi che gli consente di funzionare anche come altoparlante smart connesso con supporto a Google Assistant e Amazon Alexa per riprodurre musica, controllare la tua casa intelligente, ricevere informazioni, news, meteo e molto altro grazie alla voce. Quando si è fuori casa e lontano da una rete Wifi il Sonos Move funziona come un altoparlante Bluetooth e si adatta, grazie alla tecnologia Trueplay, alle condizioni al contorno per funzionare sempre al meglio. E’ resistente agli spruzzi e lo potete tenere in giardino e ricaricare in casa con la sua base wireless. Lo abbiamo provato a fondo su questa pagina di Macitynet.
Sonos Roam
Sonos Roam è una sorta di versione mini del Move: ne condivide le capacità di passare dall’interno all’esterno e di funzionare in Wi-Fi e Bluetooth ma le ridotte dimensioni la rendono comoda da trasportare anche in uno zaino a spese ovviamente del volume massimo ottenibile. Anche qui abbiamo Airplay 2, possibilità di ricarica wireless (anche con accessori standard che ricaricano iPhone) e la possibilità di integrazione in qualsiasi sistema domestico Sonos.
L’adattabilità automatica dell’equalizzazione con Trueplay sente anche se lo speaker è posizionato in orizzontale o in verticale. E’ resistente agli spruzzi e lo potete tenere in giardino e pure, grazie alle sue dimensioni, nel bagno o sotto la doccia.
Esiste anche una versione “semplificata” che aggiunge il suffisso “SL”. Sonos Roam SL costa 20 € in meno e non ha a bordo i microfoni per TruePlay e le funzionalità “smart speaker” per Alexa e Assistente Google della sorella maggiore. Se li acquistate in coppia potete risparmiare qualcosa ed ottere lo stesso un coppia stereo airplay versatilissima.
Inoltre se l’inglese non è un problema potete sfruttare Sonos Voice Control che da il suo meglio quando il collegamento è Wi-Fi ma che per i comandi basilari funziona anche in Bluetooth.
Bose Soundlink Revolve II +
il Bose Sound Link Revolve+ II è un erede del Soundlink Revolve recensito a questo indirizzo. Dal suo predecessore eredita il curioso design e le aspirazioni ad essere in un tempo altoparlante Bluetooth da esterno e prodotto di qualità musicale elevata. Obbiettivi apparentemente non conciliabili in tutto e per tutto ma che Bose è riuscita ad avvicinare. Non è piccolissimo né economico ma Bose Sound Link II+ è probabilmente il miglior speaker da esterni Bluetooth in fatto di qualità musicale. Conta su una struttura che gli consente di diffondere musica a 360° con un doppio radiatore passivo e una durata della batteria da primato nonostante sia estremamente potente. Ha funzioni smart (inclusa la compatibilità con Siri) ed è anche supportato da un’eccellente applicazione che ne gestisce funzioni ed equalizzazione.
JBL Extreme 3
Nel momento in cui dimensioni e peso contano meno della potenza sul mercato sarà difficile trovare una cassa Bluetooth che supera il JBL Extreme 3. Si tratta della terza versione di uno speaker che è sinonimo di prestazioni al top in fatto di uscita (ora a 100W) e di bassi difficili da pareggiare per qualunque concorrente. Ha due Woofer da 7 centimetri per le frequenze medie, due tweeter da 20 mm per gli alti e un subwoofer passivo per un’eccellente qualità musicale. Perfetto per un party a bordo piscina (la cinghia funziona anche come apri bottiglie) e per un evento con un pubblico anche con un numero consistente di persone. Pesa 2,4 Kg ed è largo a sufficienza per fornire una buona separazione dell’uscita musicale, infine è robusto e resistente a tutti gli incidenti.
JBL PartyBox
JBL PartyBox 110, non è una normale cassa come quelle che vi presentiamo sopra. È molto potente con i suoi 160W (al confronto un’ottima cassa arriva a 15W, una “estrema” a 50W) ma questo non è tutto: è dotata di una luce che suona in sincrono con la musica e di un microfono wireless che può essere usato per fare un duetto virtuale con il proprio cantante preferito. Oltre a questo JBL PartyBox On-The-Go, numerose opzioni di connettività: Bluetooth, USB, AUX e TWS (True Wireless Stereo) che posono essere usate per trasformare la cassa in un amplificatore cui collegare uno strumento. Arriva 12 ore di autonomia.
Marshall Stockwell II
Marhall è un grand nome nel mondo degli altoparlanti e degli amplificatori (se frequentate i concerti ne avrete certo visti alcuni sul palco, collegati a chitarre e bassi). Anche nel campo degli speaker Bluetooth la fama della azienda inglese raggiunge elevati livelli e il suo Stockwell II conta su un grande credito. È piccolo ma potente e ha delle manopole, inusuali in questa categoria di dispositivi, per regolare i bassi e i acuti un omaggio appunto agli amplificatori per gli strumenti musicali dei concerti. Il design retrò è un marchio di fabbrica. È anche certificato IPX4, perfetto per scampagnate e musica a bordo piscina.
Per tutte le nostre guide ai migliori prodotti di Elettronica, Informatica, Smart Home… vi rimandiamo alla nostra sezione iGuida.