La tecnologia di Apple si fonde con l’aeroporto di Gatwick, il secondo più grande di Londra che da questo momento mette a disposizione degli utenti circa 2.000 iBeacon per muoversi agevolmente all’interno del terminal. Inizialmente funzioneranno soltanto da sistema di localizzazione indoor, mostrando così la posizione del passeggero all’interno di una mappa digitale sullo smartphone, ma tra non molto il servizio sarà in grado di mostrare delle indicazioni virtuali sfruttando la realtà aumentata.
Ma l’ambizioso progetto descritto da TechCrunch prevede anche una terza fase che arriverà più avanti e che implica la collaborazione con le compagnie aeree: se si concluderanno gli accordi, il sistema sarà anche in grado di aiutare gli utenti a non perdere il proprio volo, con notifiche push per avvisarli di un eventuale ritardo o per fornire indicazioni sulla gestione dei bagagli. L’aereoporto ha anche intenzione di utilizzare i dati degli utenti, inviati in maniera completamente anonima, per migliorare la gestione delle code e ridurre la congestione nelle aeree migliorando così anche la sicurezza all’interno della struttura.
Nonostante la tecnologia di Apple sia stata lanciata diversi anni fa, fino a oggi ha effettivamente faticato a decollare: restando nel tema degli aeroporti, c’era l’intenzione di sfruttare gli iBeacon per aiutare i non vedenti combinando il sistema con la tecnologia VoiceOver già presente su iPhone e iPad. In passato ci sono stati anche alcuni test pilota di McDonald’s e nei supermercati italiani Végé, ma l’adozione è ancora piuttosto lenta. Al momento sono poche le aziende che sfruttano gli iBeacon per le proprie attività e sono soprattutto negli Stati Uniti, come ad esempio Condé Nast, Disney, SXSW e la Hudson’s Bay Company.