Un tempo c’era solo Nokia e poi tutti gli altri: nell’era d’oro dei telefonini la multinazionale finlandese aveva conquistato il mondo e la fiducia degli utenti con terminali affidabili, al top della tecnologia che funzionavano sempre, anche dopo cadute e incidenti disastrosi.
Prima dal CES poi da Barcellona a inizio anno l’annuncio che ha sorpreso tutti: il marchio Nokia è tornato e, dopo la non troppo felice parentesi Windows Phone e Microsoft, sta per arrivare anche in Italia con un trittico di terminali Android interessanti (Nokia 6, Nokia 5 e Nokia 3) più un gadget che scalda il cuore degli appassionati: una moderna riedizione del mitico Nokia 3310.
La nuova Nokia è tutta diversa da quella che ha dominato la telefonia mobile fino alla rivoluzione iPhone ma in realtà, sotto la pelle troviamo molte delle stesse persone, i dirigenti, il know how e persino la stessa filosofia che hanno fatto la fortuna della società e soprattutto del marchio negli anni di maggior successo. Non a caso è finlandese HMD Global, azienda che ha ottenuto i diritti per utilizzare il marchio Nokia in smartphone, tablet e accessori.
L’accordo siglato da HMD Global con Nokia Technologies, specializzata in tecnologie e dispositivi per le reti cellulari, rimarrà valido per 10 anni e prevede la possibilità di sfruttare anche i brevetti Nokia originali. Sbaglia chi pensa si tratti di un semplice accordo commerciale per cercare di sfruttare fino al possibile il glorioso marchio: Nokia Technologies interviene in modo consistente e collabora con HMD Global in tutte le fasi principali che vanno dalla ricerca e sviluppo, passando per la qualità del prodotto alle fasi di test di rete fino ad arrivare al lancio.
Ma se Nokia pre-iPhone era un colosso monolitico, la nuova Nokia non è composta solamente da HMD Global e Nokia Technologies. Il quadro diventa completa solo includendo anche TNS, Foxconn e la collaborazione con Google. TNS gestisce tutto ciò che riguarda la distribuzione, l’aspetto commerciale, amministrativo e anche quello del marketing.
Proprio mentre scriviamo queste righe TNS è diventata una società registrata in Italia, sta assumendo i primi dipendenti e si sta attrezzando per un ufficio che, guarda caso, si collocherà proprio nello stesso edificio e negli stessi locali di Nokia.
Come è facile intuire il più grande costruttore a contratto nel mondo Foxconn, partner storico di Apple, mette a disposizione non solo le sue città fabbrica in Cina, ma anche i suoi ingegneri per formulare insieme a HMD Global le specifiche dei nuovi smartphone.
Infine la nuova Nokia ha un rapporto molto stretto e speciale con Google: per tutti i nuovi terminali viene impiegata una versione pura di Android, priva cioè di interfacce grafiche ad hoc personalizzate, sviluppate invece dai più noti marchi dell’universo del robottino verde.
Quello che potrebbe sembrare una lacuna, l’assenza di interfacce utente create da Nokia, in realtà si traduce in una serie di vantaggi e punti di forza che dovrebbero far drizzare le antenne agli appassionati Android. Infatti mentre i costruttori che usano UI proprietarie devono modificare pesantemente ogni nuova versione del sistema operativo, testarla e poi ottenere l’OK a procedere degli operatori prima di poter distribuire qualsiasi aggiornamento, la procedura risulta molto più semplice e soprattutto rapida per i nuovi smartphone Nokia.
Il costruttore assicura una distribuzione degli aggiornamenti di sicurezza praticamente instantanea con il rilascio delle patch di sicurezza da parte di Google.
Le ingenti risorse di sviluppo richieste per creare nuove versioni delle UI proprietarie di fatto comporta una assenza di update per gran parte dei terminali Android e, nei migliori dei casi, tempistiche lunghissime tra il rilascio di Google e quello del costruttore. Viceversa Nokia, impiegando una versione pura (o stock) di Android sarà pronta ad aggiornare tutti i propri dispositivi supportati nel giro di pochi giorni, quindi se non in contemporanea con Google, gli utenti dei nuovi Nokia Android posso
no aspettarsi update di sicurezza ma anche major realese nel giro di breve tempo, idealmente pochi giorni, massimo alcune settimane. Non solo: la nuova Nokia si è posta un altro obiettivo, spesso trascurato nel mondo Android: assicurare gli aggiornamenti dei dispositivi fino a due anni dalla data di inizio commercializzazione.
Negli scorsi giorni è stato annunciato l’inizio della disponibilità di Nokia 3310 in Italia a partire dal 25 maggio. Prima dell’estate arriveranno altre novità da Nokia, senza dubbio l’introduzione dei terminali Nokia 6, Nokia 5 e Nokia 3 o almeno alcuni di questi anche nel nostro Paese. Macitynet tornerà sull’argomento non appena ci saranno novità.
Dei nuovi terminali Nokia Android abbiamo già parlato in diversi articoli su Macitynet, qui ci limitiamo a ricordare la filosofia della nuova Nokia: proporre terminali con specifiche di buon livello, realizzati con materiali di qualità, resistenti e affidabili, il tutto a prezzi abbordabili nelle rispettive categorie.
Tutti e tre i modelli sono realizzati con chassis in alluminio e Nokia assicura offriranno funzioni e qualità con feeling da top dei rispettivi segmenti di mercato senza dissanguare gli utenti, inoltre saranno proposti nuovi modelli con specifiche aggiornate non solamente una volta all’anno ma ogniqualvolta la nuova Nokia e i suoi partner individueranno componenti e funzioni in grado di offrire benefici per gli utenti.