Intel sta lavorando con MasterCard per integrare la tecnologia PayPass nelle future generazioni di ultrabook (i portatili potenti e sottili nati per contrastare i MacBook Air). L’idea del produttore di chip è l’integrazione della tecnologia di autenticazione Identity Protection Technology (IPT) con la piattaforma di pagamento di MasterCard. Il sistema sfrutta (via hardware) le normali procedure delle password, generando una nuova password numerica a sei cifre ogni 30 secondi, per consentire esclusivamente gli accessi autorizzati. L’aspetto interessante è che la tecnologia in questione consente la “strisciata” virtuale della carta senza doverla consegnare e in totale sicurezza (“contactless”) grazie a un sistema che mette in comunicazione gli ultrabook con i dispositivi che supportano la tecnologia NFC o altri che supportano PassPay, impedendo in questo che i dati degli utenti siano memorizzati da siti o terze parti. Dal punto di vista della sicurezza il sistema è interessante poiché è impossibile pagare “per sbaglio”: la carta funziona solo se vicina al lettore e non c’è alcun rischio di doppio addebito (anche sfiorando più di una volta il sistema di lettura con la carta, sarà sempre registrata una sola transazione).
Forrestser Sesearch ha calcolato che negli USA il business degli acquisti on-line ha raggiunto lo scorso anno un giro d’affari di 176,2 miliardi di dollari. La tecnologia PayPass di Mastercard è il sistema di pagamento inizialmente usato da Google Wallet, piattaforma di pagamenti elettronici anch’essa basata su tecnologie NFC.
Intel ha anche annunciato una partnership con Toyota per lo sfruttamento dei chip Atom nelle future soluzioni telematiche di Toyota, un importante passo per avere i chip di Intel nell’auto. L’accordo prevede la realizzazione di sistemi touch, il supporto per le gesture e applicazioni in grado di fornire informazioni al conducente.
[A cura di Mauro Notarianni]
