A pochi giorni dal debutto del Kindle Fire, emergono novità riguardanti la strategia di Amazon. L’azienda di e-commerce ha da pochissimo aggiornato il suo App Store alla versione 2.0, proprio per prepararsi all’arrivo del suo nuovo prodotto. L’aggiornamento ovviamente vale anche per tutti i dispositivi Android, compresi i tablet, per i quali ora lo store è ottimizzato.
Nonostante il restyling e le novità, sembrerebbe però che non tutte le applicazioni “regolari per Android” possano essere sfruttate sul prossimo Kindle. L’instancabile Robert Scoble, intervistando un non specificato sviluppatore, ha scoperto che l’applicazione della società in questione non funzionerà sul Kindle Fire.
Questo perché – a detta di Scoble – Amazon avrebbe inibito alcune API disponibili sui normali dispositivi Android; quindi molte applicazioni che funzionano regolarmente su device Samsung, HTC o altri brand, sul Kindle Fire potrebbero non trovare spazio.
Anche Amazon, come Apple, pare percorrere una strategia meno libera e aperta rispetto alla filosofia che Google porta avanti da tempo, cioè l’apertura e la libertà concessa agli sviluppatori per la realizzazione delle applicazioni. Questa notizia, poi, non farà felici alcuni sviluppatori che già pensavano con una sola applicazione Android di poter includere anche il Kindle Fire fra i dispositivi supportati.