Secondo ItNews testata tecnologica australiana, i legali di Apple hanno indicato l’Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni, un organismo internazionale, indipendente e senza fini di lucro ufficialmente responsabile della definizione e dell’emissione di standard nel campo delle telecomunicazioni in Europa, come l’unica autorità realmente in grado di decidere sulla contesa che oppone Cupertino e Samsung.
I brevetti alla base degli standard di comunicazione wireless sviluppati dall’Istituto Europeo per gli Standard nelle Telecomunicazioni permettono all’iPhone 4S e ad altri smartphone di operare sulle reti 3G in Australia e in altre parti del mondo. Come associata all’ETSI, Samsung è tenuta a rispettare gli impegni FRAND (acronimo di “Fair, Reasonable and non Discriminatory) fissati dalla Standard Setting Organizations (SSO) mettendo i brevetti a disposizione dell’utilizzatore (Apple) a condizioni “eque, ragionevoli e non discriminatorie”. In base a questi principi i legali di Cupertino rigettano l’Australia come luogo del giudizio e chiedono che il potere di decidere sia trasferito a Sophia Antipolis, in Francia, dove ha sede l’organismo, questo nonostante alcuni brevetti siano stati registrati proprio in Australia.
ITNews fa anche sapere che ambedue le parti hanno ottenuto documentazione addizionale. Apple ha acquisito una copia del contratto di licensing tra Samsung e Qualcomm e pare che in esso vi siano passaggi poco chiari (ma probabilmente solo perchè alcune informazioni sarebbe confidenziali). Ricordiamo che Apple ritiene di non dovere nulla a Samsung per le tecnologie che la società coreana reputa sue ed utilizzate indebitamente perchè in iPhone e iPad sono presenti chip Qualcomm. Cupertino ha anche ottenuto l’accesso a un accordo scritto nel 2007 tra Ericsson e Samsung nel quale si evidenziano le modalità di applicazione degli impegni FRAND.
Samsung da parte sua è riuscita a ottenere l’accesso al firmware dell’iPhone 4S così da indicare specificatamente in quali parti del codice si utilizzano le tecnologie contestate. Per evitare che lo scontro si sposti su troppi fronti, il giudice Annabelle Bennett ha esortato le parti a limitare la portata delle rispettive indagini con l’obiettivo di raggiungere una decisione entro la fine dell’anno. Nei prossimi giorni sono attese altre udienze.
[A cura di Mauro Notarianni]