Un odore tanto sgradevole e forte da rendere impossibile il sonno, simile a quello dei fertilizzandi: è così che le persone che vivono nelle vicinanze dello stabilimento di Catcher Technology descrivono la preoccupante situazione nelle immediate vicinanze dell’impianto. Secondo il comitato del Suzhou Industrial Park la fabbrica risponde alle normative vigenti ma le continue lamentele delle persone che vivono nelle vicinanze hanno portato alla chiusura. Lo stop alla produzione dell’impianto in cui vengono costruiti gli chassis unibody di MacBook Air e MacBook Pro è stato reso noto nel corso della giornata di ieri.
Ma Jun ambientalista cinese presso l’Institute of Public and Environmental Affairs dichiara che Apple ha avviato colloqui con l’agenzia dopo la pubblicazione di un report che criticava la multinazionale della Mela per il mancato controllo sulle condizioni delle operazioni dei propri fornitori cinesi. “Il governo cinese presta sempre più attenzione al controllo dell’inquinamento, soprattutto quando colpisce la salute delle persone” ha dichiarato Ma Jun. L’ambientalista precisa inoltre che i fornitori di Apple hanno cominciato a contattare i gruppi ambientalisti per segnalare i miglioramenti compiuti nelle fabbriche. L’esempio riportato è quello di Foxconn che ha informato l’IPE sui nuovi sistemi di controllo dell’inquinamento installati negli impianti di Taiyuan, anche in seguito alle lamentele da parte dei residenti. Le autorità locali cinesi non hanno ancora comunicato la possibile data di ripresa della produzione per lo stabilimento Catcher Technology.
