Google ha presentato PAX, un progetto che mira a costruire una comunità di aziende e operatori che decidono di mettere a disposizione l’uno dell’altra il proprio portafogli brevetti coinvolti nella realizzazione di dispositivi Android. Lo scopo di PAX è di garantire e favorire il libero scambio dell’innovazione, minimizzando il rischio di incappare in cause per violazione della proprietà intellettuale. Le aziende che aderiscono a PAX mettono a disposizione di tutti gli altri membri i brevetti che coinvolgono la realizzazione di dispositivi Android, il tutto su licenza gratuita e priva di qualunque royalty.
Fra i membri di PAX attualmente si possono citare Google, Samsung Electronics, LG Electronics, Foxconn Technology Group, HMD Global, HTC, Coolpad, BQ e Allview. Collettivamente queste aziende condividono oltre 230.000 brevetti in tutto il mondo. Il tentativo di Google è ovviamente quello di limitare il più possibile le guerre legali che hanno caratterizzato la diffusione di Android a partire da circa il 2010, quando gli scontri legali sulla violazione di brevetti non ha visto contrapporsi solo Apple e Samsung, ma pure una moltitudine di aziende pronte a darsi battaglia in tribunale a suon di brevetti.
“In latino la parola pax significa “pace” – scrive Google nel suo annuncio ufficiale – Nel mondo della proprietà intellettuale, la pace dei brevetti spesso coincide con l’innovazione e la sana competizione da cui traggono beneficio anche i consumatori. È con la speranza rivolta a tali benefici che annunciamo la nostra più recente iniziativa sulle licenze per i brevetti concentrandoci sulla pace dei brevetti, che noi chiamiamo PAX”.