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La divisione X, specializzata nell’innovazione e ricerca in Google, ha pubblicato l’ultimo articolo incentrato su una serie di storie riguardo ad alcuni prodotti sviluppati dall’azienda e diventati uno standard. Il protagonista questa volta è il software Gcam, a cui si deve parte del merito delle eccellenti prestazioni delle fotocamere dei Google Pixel, ad oggi ancora considerate le migliori disponibili nel mercato smartphone.
Il post sul blog spiega come la squadra responsabile di Gcam sia stata creata nel 2011 per trovare una soluzione per la sfida più pressante sui Google Glass, ovvero costruire una fotocamera di alta qualità in un dispositivo molto piccolo.
Considerando che era impossibile appoggiarsi ad un hardware di dimensioni importanti, il team di Gcam aveva sviluppato un metodo chiamato “image fusion”, che utilizza la tecnica di “image stacking”, la somma di diverse riprese di uno stesso scatto per creare una singola immagine, caratterizzata da maggiore qualità, bassi livelli di rumore, maggiore dettaglio e maggiore gamma dinamica dell’immagine standard.
La tecnologia, che ora si chiama HDR +, è stata poi usata in altri ambti oltre i Google Glass, ha equipaggiato le fotocamere dei Nexus 5 e Nexus 6 e alla fine è diventata la modalità di scatto di default nei Google Pixel. Il team di Gcam ora lavora ad una vasta gamma di tecnologie fotografiche tra cui progetti di realtà virtuale, YouTube, Google Foto, e immagini a 360˚.