Dashcam è la contrazione di dashboard camera, in altre parole “camera da cruscotto”, una videocamera che in sostanza è pensata per filmare quel che accade all’esterno dell’autovettura alla quale viene applicata.
Queste particolari videocamere sono oggi molto più diffuse che in passato: qualcuno le ritiene ormai indispensabili, alcune compagnie assicurative addirittura ne consigliano l’installazione.
Macitynet, che ha già avuto esperienza in merito a questa categoria di prodotto con alcuni test svolti in passato, ha recentemente provato un modello di ultima generazione che garantisce un utilizzo a trecentosessanta gradi. Si chiama Cacagoo CA07 e si presenta come una videocamera facile da usare e capace di funzionare tutto il giorno, sia durante la guida, sia a macchina parcheggiata e lasciata incustodita.
Perché comprare una Dashcam?
In breve, questa specifica videocamera consente al conducente (che molto spesso è anche il proprietario) dell’autovettura di tutelare la propria persona in ogni ambito. Da quello amministrativo, come in caso di multe per dimostrare ad esempio l’assenza di segnaletica, a quello civile, per richieste pretestuose e illegittime di risarcimento danni, fino a quello penale, ad esempio in caso di lesioni personali o omicidio stradale per dimostrare lo stato dei fatti. È quindi chiaro che i vantaggi di una qualsiasi dashcam siano ampiamente ripagati dal piccolo investimento che ne comporta l’acquisto: nel caso della videocamera in questione, la protezione è praticamente completa.
Cosa c’è nella scatola
La dashcam viene venduta insieme ad un pratico supporto a ventosa che consente di fissarla al parabrezza, il caricatore con spina accendisigari per la ricarica/alimentazione tramite la batteria dell’auto e due cavi microUSB di diversa lunghezza (il più lungo misura circa 3.20 metri).
Com’è fatta
Esteticamente si può quasi confondere con una action camera. Di fatto è poco più grande, nello specifico misura 6.3 x 5.5 x 3.2 centimetri (1.3 cm nel punto più sottile) ed è realizzata completamente in plastica satinata di buona qualità. La lente frontale, di tipo grandangolare (170 gradi) è molto ampia ed è contornata da un anello metallico: la copertura convessa della lente è invece in vetro ed ha un diametro di 2.5 centimetri circa.
La batteria interna (370 mAh) si ricarica tramite microUSB mentre i file vengono registrati su una microSD (non inclusa in confezione) e ne va necessariamente acquistata una di almeno classe 10 e fino ad un massimo di 64 GB di spazio; in base alle nostre prove 16 GB possono ad ogni modo essere più che sufficienti per coprire le esigenze più comuni. La camera integra anche un’uscita mini HDMI per il collegamento ad un monitor esterno che tuttavia non è fondamentale giacché, sul retro, trova spazio un display LCD TFT da 2 pollici.
Come funziona
La camera va fissata sul parabrezza – in modo da garantire un’ottima visibilità della strada – unicamente attraverso il supporto a ventosa in confezione poiché utilizza un sistema di aggancio non comune. Trovata la posizione più adatta per il proprio utilizzo, si dovrà accendere mantenendo premuto il tasto ON/OFF laterale per circa tre secondi: al termine dell’avvio si dovrà attivare la registrazione video mediante il pulsante posto sull’area inferiore al di sotto dello schermo.
L’uso della dashcam risulta molto più intuitivo di una qualsiasi action cam. Sul retro infatti ci sono 4 pulsanti: il primo da destra, contrassegnato da una videocamera, avvia e ferma la registrazione video; il secondo, simboleggiato da una fotocamera, scatta una fotografia, il terzo permette di accedere ai file registrati e l’ultimo (o il primo da sinistra, che dir si voglia) apre le Impostazioni.
Da queste ultime è possibile regolare la risoluzione video, dall’HD al 4K @30fps, passando per Full HD disponibile anche in HDR. Tra le altre si può anche scegliere se attivare la registrazione ciclica dei filmati di 1–3–5 minuti di durata ciascuno, attivare la registrazione automaticamente al movimento, attivare/disattivare l’acquisizione audio dal microfono incorporato, abilitare o nascondere le informazioni di registrazione (data, ora, ecc).
Modalità parcheggio
Tra le varie opzioni c’è la modalità parcheggio che, come confermato dalle nostre prove, permette di registrare quel che succede all’automobile in nostra assenza. In pratica la dashcam incorpora un accelerometro (G-Sensor, la cui sensibilità può essere regolata dalle impostazioni) e che, al minimo movimento, attiva la registrazione video.
In pratica, nel momento in cui il conducente di un’altra autovettura ad esempio urta la nostra macchina parcheggiata, la telecamera “riconosce” l’evento e registra un filmato. Non è necessario neanche collegarla alla corrente: la batteria incorporata può tenere attiva la telecamera anche una giornata intera con l’energia sufficiente per registrare uno o più filmati in caso di sinistro. Da questo punto di vista potrebbe quasi essere interessante acquistarne due, posizionandone una anche sul lunotto posteriore.
Come va
La qualità di registrazione è ottima: in 4K un minuto di registrazione corrisponde a circa 220 MB di video, tuttavia anche la ripresa in Full HD è sufficiente per i soli fini di tutela del conducente ma nel confronto richiede meno di un quarto dello spazio di archiviazione necessario. Le targhe risultano infatti ancora perfettamente leggibili con uno zoom sul frame interessato: di seguito vi mostriamo un esempio oscurando gran parte della targa del soggetto inquadrato per motivi di privacy.
La telecamera cancella automaticamente i file più vecchi, quindi non è necessario ricordarsi di formattare la scheda microSD prima di un viaggio. Per quanto riguarda l’autonomia, la batteria assicura energia a sufficienza per registrare circa 30 minuti di video in 4K; in Full HD si arriva quasi a 40 minuti: può quindi essere un’alternativa al collegamento via cavo quando si percorrono brevi distanze, tuttavia consigliamo sempre di collegarla all’alimentazione per mantenerla carica al 100% durante i viaggi ed avere così il massimo di energia per alimentare la dashcam al termine dello spostamento, quando si troverà nella modalità parcheggio.
Dal punto di vista dell’utilizzo quotidiano vale la pena attivare la modalità di riconoscimento dei movimenti (Motion Detection) in combinazione alla Park mode. In questo modo non dovremo più ricordarci di avviare la registrazione video: la dashcam sarà infatti sempre accesa, in modalità “standby” durante il parcheggio, risvegliandosi automaticamente al minimo movimento dell’auto, mentre nel momento in cui saliremo in auto e ci rimetteremo in viaggio, la camera riconoscerà il movimento dell’autovettura ed avvierà automaticamente la registrazione continua dei video.
Conclusioni
Ad oggi, quella in oggetto è stata la migliore dashcam che abbiamo avuto modo di provare. Non tanto per la qualità video, superiore a molte altre grazie al 4K (sebbene non sia fondamentale), ma piuttosto per le modalità d’uso e le funzioni offerte. Grazie all’alimentazione a batteria funziona anche a veicolo spento e può tutelare l’automobile per giorni quando la si lascia ferma in un parcheggio; in corsa non richiedere alcuna interazione e quando la memoria è satura cancella automaticamente le registrazioni più vecchie per fare spazio a nuove riprese. È insomma una validissima soluzione per chi vuole tutelarsi tanto in strada quanto ad automobile in sosta, senza investire in costosi sistemi magari offerti dal costruttore che, di contro, hanno l’unico vantaggio di essere meno invasivi visivamente.
Pro
Modalità parcheggio, utile in sosta
Modalità di riconoscimento dei movimenti, utile in corsa
Display incorporato
Alimentazione anche a batteria
Facile da usare
Contro
Supporto a ventosa con attacco non comune
Prezzo al pubblico
Cacagoo CA07 è in vendita su Amazon per 89,99 euro.