Anche questa volta Apple mantiene le promesse annunciate agli utenti fin dallo scorso anno: Snow Leopard oltre che essere più leggero, risulta nel suo complesso sensibilmente più veloce rispetto al precedente Leopard. Questo è quanto emerge dai primi benchmark disponibili online e per lo più provenienti dai siti dedicati alla Mela statunitensi, tra cui ricordiamo Macworld.com.
Andando ad esaminare i dettagli dei singoli test emergono compiti e operazioni in cui Snow Leopard è in grado di offrire benefici sensibili, altri test invece rivelano anche campi di impiego e operazioni per cui esiste a tutt’oggi una parità sostanziale tra il vecchio e il nuovo OS o anche un miglioramento contenuto delle prestazioni a favore di Snow Leopard. Il primo beneficio più avvertibile dagli utenti è senz’altro quello offerto in Time Machine per la creazione degli archivi dei dati. Qui Snow Leopard offre riduzioni dei tempi comprese tra i 10 e i 15 minuti, vale a dire un incremento delle prestazioni del 30% circa, dovuto anche alla riduzione dell’ingombro dei file di sistema. In Snow Leopard il backup da salvare occupa circa 7GB in meno rispetto a Leopard.
Praticamente identici le prove cronometrate dei tempi di avvio, mentre Snow Leopard risulta più veloce in fase di spegnimento del sistema: il vantaggio è nell’ordine dei secondi ma sui portatili la differenza è più avvertibile, mostrando in molti casi un dimezzamento dei tempi richiesti per lo spegnimento rispetto a Leopard. Gli altri compiti in cui Snow Leopard è risultato leggermente più veloce di Leopard sono la codifica di un file video QuickTime nel formato H.264, con miglioramenti compresi tra il 2% e il 5% a seconda della macchina utilizzata. Il vantaggio si è mostrato più consistente sui sistemi professionali. Le prestazioni aumentano con percentuali comprese tra il 6% e il 10% nella creazione di un file Zip di grandi dimensioni. Decisamente più consistenti gli incrementi di prestazioni rilevati nell’importazione delle foto in iPhoto con guadagni a partire dall’8% per gli iMac, circa il 10% per i portatili professionali e fino al 21% per i Mac Pro.
Di rilievo invece il miglioramento apportato in Safari che ora registra una velocità del 33% superiore nella gestione dei JavaScript, incremento registrato dai test Sunspider disponibili sul Web e liberamente disponibili per chiunque desideri utilizzarli.
L’utilizzo di Photoshop non ha invece mostrato grandi miglioramenti anzi, segnando una sostanziale parità nei test realizzati da Macworld.com. A sorpresa invece la maggiore velocità registrata all’interno del Finder in Leopard rispetto a Snow Leopard per una operazione di duplicazione di un file di 1GB. Vale la pena però notare che per operazioni di questo tipo il partizionamento adottato per il disco fisso può influire significativamente sui risultati dei test.
Negli altri test eseguiti risulta più difficile stabilire se è più veloce Snow Leopard o la versione precedente perché i risultati registrati cambiano a seconda della macchina utilizzata. Per esempio nell’importazione di un filmato dalla videocamera all’interno di iMovie Snow Leopard è risultato più lento su un iMac, ma più veloce di Leopard lavorando con MacBook Pro e Mac Pro. Ancora covnertire due CD audio in formato AAC a 256Kbps Snow Leopard è risultato più veloce lavorando con MacBook Pro e iMac mentre il nuovo OS ha registrato tempi superiori a Leopard utilizzando un Mac Pro.
In definitiva Snow Leopard rappresenta un miglioramento rispetto a Leopard ma per alcune funzioni particolari per osservare i reali benefici possibili occorre che anche i software utilizzati vengano ottimizzati per lavorare con Snow Leopard. Tecnologie come Grand Central Dispatch per sfruttare appieno i processori multicore e OpenCL per sfruttare la potenza di calcolo della GPU mostreranno benefici reali e tangibili solo in futuro.