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Stati Uniti, niente laptop e tablet per chi vola dal Medio Oriente

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L’indiscrezione circolava da ieri ma ora c’è la conferma: il Dipartimento per la sicurezza interna degli Stati Uniti (DHS) ha annunciato restrizioni relative ai bagagli a mano con le quali è impedito a persone che arrivano da otto nazioni del Medio Oriente di usare a bordo dispositivi più grandi di uno smartphone.

L’ordine della Transportation Security Administration (TSA), l’agenzia governativa statunitense addetta alla sicurezza dei trasporti, non specifica termini ultimi (una data dopo la quale l’impedimento sarà annullato) e riguarda laptop, tablet, e-reader, fotocamere, videocamere, lettori DVD portatili e dispositivi da gioco portatili le cui dimensioni sono più grandi di quelle di uno smartphone; questi dovranno viaggiare nei bagagli da stiva e non potranno essere portati in cabina nei voli diretti negli Stati Uniti.

La misura dovrebbe consentire di prevenire attacchi terroristici e riguarda anche paesi alleati come Giordania e Arabia Saudita, oltre a Emirati Arabi Uniti ed Egitto. L’elenco completo include: Giordania, Qatar, Kuwait, Marocco, Emirati arabi uniti, Arabia saudita e Turchia. Le nove linee aeree colpite dall’ordinanza sono: Royal Jordanian, EgyptAir, Turkish Airlines, Saudia, Kuwait Airways, Royal Air Maroc, Qatar Airways, Emirates ed Ethiad Airways.

Le compagnie aeree hanno 96 ore di tempo per adeguarsi rischiando altrimenti la revoca di autorizzazioni che potrebbero impedire di volare nello spazio aereo degli Stati Uniti. Nessuna compagnia statunitense è interessata dal divieto poiché nessuna di queste opera con voli diretti da e per destinazioni mediorientali.

Non è chiaro perché sia scattata questa decisione (la CNN ha riferito che al-Qaeda nella Penisola Arabica, AQAP, sarebbe riuscita a creare bombe con pochi elementi metallici allo scopo di attaccare aerei commerciali). Tra le prime ad anticipare la decisione del dipartimento americano della Sicurezza nazionale, la compagnia aerea Royal Jordanian Airlines con un tweet cancellato poco dopo nel quale si spiegava che i “cellurari e i dispostivi medici sono esclusi” dalla nuova misura di sicurezza, che vale per i voli del gruppo diretti nelle città di “New York, Chicago, Detroit e Montreal (Canada)”.

Tra le compagnie maggiormente colpite, c’è Emirates, che da Dubai conta 119 volti settimanali verso gli Usa oltre a quelli in arrivo dall’Asia e diretti in America (ma che fanno scalo in città); anche Etihad, che ha il quartier generale ad Abu Dhabi ed è nel capitale di Alitalia, fa le spese della decisone di amministrazione Trump.

Chi vola con Emirates e parte da Malpensa per New York con il volo EK205, che parte, da Dubai e fa solo scalo Milano, e qui imbarca altri passeggeri che vanno a New York, non dovrebbe avere problemi. L’agenzia di sicurezza americana specifica che il provvedimeno non riguarda le compagnie o le nazioni, ma solo gli aeroporti di partenza con volo diretto negli Stati Uniti. Al momento però non ci sono informazioni specifiche al proposito dei voli che fanno scalo partendo da uno degli aeroporti interessati dal provvendimento

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