Inimmaginabile fino a pochi anni fa: oggi Apple propone AirPods e Apple Watch sottoprezzo. Secondo un analista la strategia di Cupertino si è diversificata: i due accessori costano meno rispetto ai dispositivi della concorrenza, una mossa per invogliare più utenti e spingerli nell’ecosistema della Mela ma anche per conquistare fasce di mercato e utenti prima non considerati. Il report di Neil Cybart è interessante perché parte proprio dalla questione prezzi, da sempre lamentati come troppo alti anche dagli utenti appassionati Apple. Nel listino della Mela iPhone, Mac e iPad sono ancora proposti a prezzi top di mercato ma questo non succede per AirPods e Aple Watch.
Il confronto con i prodotti diretti concorrenti lo dimostra: negli auricolari completamente wireless AirPods in USA a 159 dollari sono tra quelli più economici in assoluto. L’elenco dei concorrenti include Bragi Dash a 299 dollari, Skybuds a 279 dollari, Motorola VerveOnes+ a 249 dollari, Samsung Gear IconX a 199 dollari, Bragi Headphone a 149 dollari e altri ancora. Per Cybart il prezzo di AirPods avrebbe potuto essere di 249-299 dollari ma a 159 dollari ritiene che Cupertino abbia eliminato ossigeno e spazio di manovra per i concorrenti. In Italia sono proposti a 179 euro e i tempi di attesa sono ancora di 6 settimane.
Stesso discorso per Apple Watch prima generazione in USA proposto a partire da 269 dollari, il più economico tra i veri smartwatch, un settore in cui anche i modelli Watch Series 2 a partire da 349 dollari risultano molto competitivi. Le conclusioni di Cybart meritano di essere prese in considerazione: ora «Apple ridefinisce il lusso» non puntando più solo alla fascia top ma all’intero mercato, ed ora la multinazionale potrebbe avere ancora più successo producendo grandi volumi di prodotti a prezzi più contenuti. Una presenza ingombrante che rende sempre più difficile la concorrenza: per esempio Apple Watch Series 1 parte da 269 dollari ma si arriva fino a 1.249 dollari con Series 2 in ceramica, una presenza massiccia in ogni fascia di prezzo. Il ragionamento porta a prevedere un Apple Watch da 199 dollari come “inevitabile”, mentre in iPad lo spazio di manovra risulta più limitato.
Difficile se non impossibile contestare report e analisi, rimane il fatto che nel listino Apple rimangono prodotti esclusivamente di fascia e prezzo top, un esempio su tutti i portatili MacBook Pro 2016 di ultima generazione con Touch Bar. C’è da sperare che la strategia di colpire ogni fascia di prezzo funzioni, così forse potremo vedere un MacBook Pro da 1.000 dollari.