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Swift mette al suo attivo un altro traguardo rilevante: non capita spesso di veder nascere un nuovo linguaggio di programmazione e di vederlo arrivare in poco meno di 3 anni nella classifica dei primi 10 più diffusi e utilizzati al mondo. Introdotto da Apple nel 2014 come erede e sostituto di Objective-C, Swift è il linguaggio unico di ultima generazione per sviluppare app e software per tutti i dispositivi di Cupertino: iPhone e iPad, Mac, Apple Watch e anche Apple TV.
L’accoglienza da parte degli sviluppatori è stata positiva e la diffusione piuttosto rapida: ora Tiobe Index che misura la popolarità dei linguaggi di programmazione rileva per la prima volta l’ingresso di Swift al decimo posto. L’assegnazione dei punti ai linguaggi viene effettuata tenendo conto del numero degli ingegneri che lo utilizzano nel mondo, la disponibilità di corsi e di venditori terze parti. Nel computo rientrano anche i risultati di ricerca con i principali motori tra cui Google, Bing. Wikipedia, Amazon, YouTube e Baidu. Tiobe precisa che la classifica non stabilisce quale sia il migliore linguaggio di programmazione e nemmeno quello impiegato per scrivere il maggior numero di app e software.
Ma nonostante il consistente numero di record ottenuti da Swift Tiobe prevede che raggiunto questo punto non vedremo ulteriori miglioramenti in termini di diffusione e popolarità. Gli autori della classifica sostengono che le vecchie app scritte in Objective-C non vengono convertite in Swift, inoltre che il “vecchio” linguaggio può contare su una estesa base di utenti e installato. Essendo Swift limitato all’ecosistema Apple la previsione è che la sua popolarità non crescerà molto in futuro. Naturalmente non tutti sono di questo parere e le buone ragioni non mancano. Una su tutte: Apple ha concesso Swift come linguaggio Open Source, rendendolo così una scelta appetibile non solo per studenti ma anche per qualsiasi ambiente e piattaforma. Senza pretendere di vedere nel futuro o di voler polemizzare con gli esperti di Tiobe c’è una qualche possibilità che Swift possa sorprendere ancora.