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Facebook è da tempo accusata di non fare molto contro i gruppi che scambiano materiale pedopornografico sul social (ne abbiamo parlato qui) e ora è notizia di questi giorni di un elemento che peggiora la situazione. Un giornalista della BBC ha individuato gruppi dedicati alla pedofilia sul social segnalandoli per il controllo; Facebook, però, anziché chiudere i gruppi, ha segnalato il giornalista alle autorità perché avrebbe distribuito immagini illegali.
La BBC da anni indaga sul mondo della pedofilia su Facebook. A quanto sembra di capire il giornalista stava indagando su come funzionano gli strumenti di moderazione e dopo l’ennesima immagine non eliminata perché secondo il social “rispetta gli standard della comunità”, aveva chiesto un’intervista con Simon Milner, portavoce di Facebook responsabile delle policy aziendali. Quest’ultimo aveva accettato l’intervista a una condizione: l’invio di immagini trovate sui gruppi segreti di Facebook delle quali si voleva discutere. La BBC ha inviato le immagini e a questo punto Facebook non solo ha cancellato l’intervista ma ha anche segnalato il redattore alla polizia.
“È contro la legge per chiunque distribuire immagini concernenti lo sfruttamento minorile. Quando la BBC ci ha inviato le immagini, abbiamo seguito il nostro procedure standard del settore avviando la segnalazione al CEOP (Child Exploitation & Online Protection Centre)” ha spiegato un portavoce di Facebook a Gizmodo. “Abbiamo segnalato inoltre le immagini di sfruttamento dei minori condivise sulla nostra piattaforma. La questione è ora nelle mani delle autorità”.
La BBC afferma che aveva chiesto l’eliminazione di centinaia di fotografie a contenuto pedofilo ma di queste solo 18 erano state eliminate. Il caso è arrivato anche al Parlamento di Westminster. Il presidente della Commissione per i Media dei Comuni, Damian Collins, ha affermato di avere “seri dubbi” sul funzionamento del sistema di moderazione e controllo dei contenuti all’interno del social network.
A febbraio dello scorso anno la BBC aveva fatto sapere che alcuni pedofili usano gruppi segreti di Facebook per scambiarsi immagini pedopornografiche. gruppi in questione hanno nomi con chiari riferimenti alle parafilie ma anche nomi e immagini suggestive che servono a catturare l’attenzione dei più piccoli.