Nella fase di patteggiamento la cinese ZTE ha accettato di dichiararsi colpevole per le accuse di violazione delle sanzioni USA che impedivano la vendita di tecnologie statunitensi all’Iran e alla Corea del Nord, confermando di avere mentito durante la fase investigativa. L’azienda dovrà pagare 892 milioni di dollari, cancellando l’equivalente di due anni di utile netto. Stando a quanto spiega il Wall Street Journal, le sanzioni a ZTE sono state inflitte per l’acquisizione di tecnologie americane integrate in apparecchiature vendute all’Iran e alla Corea del Nord nel corso di sei anni, – dal 2010 al 2016 – violando sanzioni statunitensi che impedivano la vendita in questi paesi.
ZTE – che è il quarto venditore di smartphone negli USA, ha ammesso gli errori e suoi portavoce hanno parlato di “assunzione di responsabilità” e garanzie che vedranno l’azienda impegnata a cambiamenti positivi. Zhao Xianming, presidente e amministratore delegato di ZTE, in una nota dichiara: “Abbiamo imparato tante lezioni da questa esperienza e continueremo sulla nostra strada per diventare un modello della compliance nelle esportazioni e nell’eccellenza manageriale”.
La vicenda arriva al culmine di cinque anni di indagini e un anno di negoziati. “I giochi sono finiti” ha dichiarato il nuovo segretario al Commercio, Wilbur Ross, definendo il comportamento di ZTE una “violazione sfrontata delle leggi USA”. A suo dire sotto la guida del presidente Trump saranno attuate “politiche commerciali forti con il doppio intento di proteggere la sicurezza nazionale e i lavoratori USA”.
L’ammissione di responsabilità da parte di ZTE ha ad ogni modo evitato il peggio per la multinazionale. Il dipartimento del Commercio rimuoverà le limitazioni imposte nel marzo 2016 dall’amministrazione Obama che impedivano a fornitori statunitensi di svolgere attività con l’azienda cinese. L’impossibilità di acquistare componenti negli USA, impediva di realizzare molti prodotti, al punto che molti osservatori prospettavano anche la bancarotta. Oltre agli 892,4 milioni di dollari, ZTE dovrà impegnarsi accettando la presenza di un controllore indipendente per la compliance, aggiungendo in caso di rifiuto di questa figura, altri 300 milioni di dollari alla salata multa.