iMessage come FaceTime, prima su dispositivi iOS e poi su Mac. Questo quello che si dovrebbe dedurre da alcune informazioni che emergono da uno sviluppatore che sostiene di avere trovato tracce del sistema di messaggistica istantanea che dovrebbe debuttare in iOS 5 dentro ad iChat per Lion. A segnalare l’interessante apparizione è MacRumors che cita uno sviluppatore abbastanza abile ed intraprendente da “smontare” il codice del programma di instant messaging che tutti noi ben conosciamo.
Dentro alle varie stringe di codice, in particolare nel framework di iChat, lo sviliuppatore avrebbe reperito due proprietà a prima vista molto esplicative: NSDate *_timeDelivered e NSDate *_timeRead. I campi servono a rilevare l’ora di consegna di un messaggio e quella di lettura, due elementi non registrati da iChat nella sua versione attuale, ma parte integrante delle funzioni di iMessage. Ad aggiungere un altro indizio c’è il fatto che in precedenza queste due proprietà non erano presenti nel codice di iChat per Lion.
Aggiungere a Lion la possibilità di mandare e ricevere messaggi istantanei così da comunicare direttamente con i dispositivi iOS sarebbe una funzione molto utile e comoda perché renderebbe totalmente “cross platform”, benché all’interno dei sistemi operativi Apple, la nuova applicazione di iOS apprendo la possibilità di comunicare in maniera più flessibile ed estesa. Tra i vantaggi: la possibilità, similmente a Blackberry Messenger, di scambiare file multimediali, quella di vedere se il nostro contatto sta scrivendo e se ha ricevuto il messaggio. iMessage permetterà di costruire una rete di messaggistica integrata ed alternativa sia agli MMS che agli SMS anche se chiusa in termini di piattaforma.
La strategia, se l’indiscrezione dovesse materializzarsi, sarebbe la replica perfetta di quella perseguita con FaceTime. Anche in quel caso si tratta di un sistema di comunicazione alternativo alla comunicazione in video con protocollo aperto, inzialmente presentato solo per iOS e poi successivamente portato anche su Mac. Inutile dire che i tutti e due i casi Apple non ha dat agli operatori mobili molte ragioni di rallegrarsi per l’innovazione visto che da video, SMS e MMS i gestori di telefonia ricavano o dovrebbero ricavare una parte nontrascurabile dei loro profitti.