ApowerMirror è l’applicativo Mac che duplica lo schermo di un qualsiasi dispositivo iOS o Android su Mac. A seconda del sistema utilizzato le funzionalità sono leggermente diverse, ma in ogni caso sarà possibile apprezzare sul grande schermo le schermate del proprio smartphone o tablet. Ecco come funzione.
Anzitutto, è bene sapere cosa può, e non può, fare ApowerMirror, a seconda che si decida di duplicare un dispositivo Android o iOS. Nel primo caso le possibilità sono maggiori; nel secondo sono minori, ma il sistema ci è parso funzionare decisamente meglio.
Il funzionamento con Android mette a disposizione dell’utente un doppio binario: wired o wireless. Questo vuol dire che sarà possibile ducplicare lo schermo di smartphone e tablet Android su Mac attraverso il cavo, o wireless via Cast dello schermo.
La differenza è considerevole. Nel primo caso, infatti, sarà possibile controllare integralmente Android con mouse e tastiera. Questo vuol dire che si potrà navigare nella UI Android, utilizzare tutte le app, direttamente con mouse e tastiera. Sarà così possibile navigare in rete, messaggiare, e perfino giocare, senza dover toccare il terminale.
Nel secondo caso, invece, durante il primo accoppiamento, sarà possibile vedere lo schermo del dispositivo mobile su Mac, continuando a manovrare l’intera interfaccia da smartphone. Dopo il primo collegamento wired, comunque, si potrà sempre controllare il proprio smartphone o tablet Android con mouse e tastiera del Mac.
E’ la funzionalità sopra descritta e diversificare questo ApowerMirror da molti altri applicativi dello stesso genere, che consentono di inviare la UI a schermo del Mac, senza però permettere all’utente di gestirla tramite mouse.
Su Android, la qualità dello stream allo schermo del Mac è sufficiente. Non mancano certmamente i lag, e pensare di poter giocare guardando esclusivamente lo schermo del Mac è impresa assai ardua.
Abbiamo testato Clash Royale, gioco peraltro mostrato sulle pagine ufficiali del software. Il ritardo tra quanto avviene su smartphone, e quanto mostrato su Mac, per quanto piccolo, rende l’esperienza di gioco non ottimale. Insomma, l’utilizzo principale di ApowerMirror non deve essere quello videoludico, altrimenti il rischio è di rimanere delusi.
Su iOS
Come già anticipato, su iPhone e iPad le possibilità sono più limitate, potendo il collegamento avvenire solo in modalità wireless, attraverso AirPlay. Ciò nonostante, l’intero sistema sembra funzionare decisamente meglio. Anzitutto il collegamento è sempre puntuale, e il software riconosce sempre e comunque il segnale inviato dal dispositivo di Apple.
Anche la qualità dello stream appare superiore, con un lag davvero ridotto e una fluidità generale superiore alla controparte Android. Anche in questo caso abbiamo provato ad avviare Clash Royale, che è stato riprodotto sullo schermo del Mac in modo più fedele rispetto alla prova effettuata con Android.
Il limite di questo sistema, però, è dato dalla impossibilità di controllare l’interfaccia iOS utilizzando mouse e tastiera; l’utente, dunque, dovrà continuare ad eseguire tap a schermo sullo smartphone, o sul tablet, per poter gestire la UI. Questo vuol dire, nell’esempio di Clash Royale, dover continuare a giocare su iPhone, mentre lo schermo del Mac servirà solo per eventuali spettatori.
Ed allora, è proprio quest’ultimo il vero scopo dell’applicativo: permettere di duplicare le schermate iOS e Android sullo schermo del Mac, ipotizzando un proficuo utilizzo in ambito lavorativo, potendo condividere ciò che accade a schermo con una platea più ampia.
Non solo, ma altra utilità dell’app è certamente la possibilità di poter catturare, in presa diretta, immagini, audio e video di ciò che accade a schermo. Bastano pochi click per decidere cartella di registrazione o acquisizione, mentre con un semplice tocco sulle icone di scatto e registrazione presenti a schermo su Mac, si riesce ad immortalare ciò che avviene a schermo.
In questo modo, è facile pensare agli utilizzi dell’app: registrare trailer di applicativi, o video gameplay, per poterli poi caricare sul tubo o condividerli con gli amici.
Molto curata l’interfaccia virtuale che simula dispositivi Android e iOS, che varia a seconda del dispositivo che viene collegato, con menù per gestire l’applicativo particolarmente semplici e minimali.
Sul sito ufficiale è disponibile l’app in versione dimostrativa gratuita, che permette di testare il software e capire se, effettivamente, risponde alle proprie esigenze, a seconda degli usi che si intende fare. Per questo, il consiglio è quello di iniziare a scaricare l’app da questo indirizzo; successivamente, è possibile scegliere se acquistare il prodotto con licenza a vita per 69,95 dollari, o annuale per 29,95 dollari.
PRO
- Su iOS stream particolarmente fluido
- Possibilità di controllare Android con mouse e tastiera
- Possibilità di acquisire immagini e registrare video in presa diretta
CONTRO
- Su Android meno fluido
- Impossibile gestire iOS con mouse e tastiera