Come parte di uno sforzo più ampio per combattere i troll online, il team Jigsaw di Google ha rilasciato Perspective, un nuovo strumento software che utilizza l’apprendimento automatico per rilevare commenti molesti e abusi in rete.
Jigsaw non è una novità: disponibile dal 2010 – anche se con un nome diverso – è stato anche utilizzato per individuare potenziali reclute ISIS. Google ha però reso disponibili le API che consentiranno agli sviluppatori che lo desiderano di sfruttare direttamente lo strumento per i loro prodotti.
Il software funziona determinando la “tossicità” dei commenti online sfruttando una “scala” che è stata stabilita attraverso l’analisi di milioni di commenti sul web per poi presentarli ad un panel di 10 persone per ottenere un loro riscontro.
Il valore reale di Perspective è la sua possibilità di integrarsi direttamente nelle sezioni di commenti sul web. Ad oggi editori importanti come il New York Times, The Guardian, e l’Economist stanno sperimentando lo strumento e prevedono di utilizzarlo come aiuto per mantenere le loro sezioni dei commenti come spazio dove “tutti possono avere dibattiti intelligenti.”
Come ogni strumento automatico, Perspetive ha ancora i suoi limiti nel distinguere i commenti di scarsa qualità dai commenti genuini, ma potrebbe essere uno strumento molto utile per aiutare gli editori a scremare a monte in maniera automatica i commenti dei lettori, evitando che questi ultimi vadano ad inquinare il valore di un articolo con osservazioni fuori luogo.
Il dibattito sui commenti online è sempre attuale: se da una parte i commenti sono stati sdoganati anche su testate di un certo peso, dall’altra c’è chi sostiene che il loro apporto qualitativo sia pressoché nullo (oltre a determinare un dispendio di risorse umane e tecniche) e che sia meglio quindi chiuderli.
Perspective potrebbe essere la soluzioni per trovare un punto d’incontro fra queste due prospettive.