Come oramai è noto il rilascio di Final Cut X è stato tanto atteso quanto controverso.La nuova versione del programma Apple di montaggio video ha visto infatti talmente rivoluzionata l’esperienza d’uso che moltissimi professionisti del settore non l’hanno accolta con favore.
In effetti Final Cut X a distanza di due mesi dal suo rilascio causa reazioni molto contrastanti, c’è chi lo ama e chi lo odia. Purtroppo per Apple sono moltissimi coloro che l’hanno odiato rispetto agli altri.
Seppure carico di novità e soluzioni interessantissime, Final Cut X costringe l’utente a modificare forse troppo radicalmente il proprio modo di ragionare, che può andare bene per un adolescente ai primi approcci con l’hobby del montaggio video, ma spiazza chi del montaggio video fa un mestiere e non ha forse voglia, probabilmente tempo, di tornare alla fase di apprendimento del software e buttare alle ortiche anni di consolidata esperienza su Final Cut.Tra gli scontenti molti sono tornati alla versione precedente, altri sentendosi traditi e non vedendo nel ritorno a Final Cut 7 una grande lungimiranza, sono passati alla concorrenza, a Premiere della Adobe.
Adobe ha infatti annunciato giovedì 9 Settembre che il solito incremento annuo del 22% nell’adozione di Premiere da parte del mercato, con l’arrivo di Final Cut X si è trasformato in un incredibile 45%. Complici due fattori fondamentali: il primo sono state le promesse Apple di aggiornamenti del programma che avrebbero dovuto riavvicinare Final Cut X all’utenza professionale, ma che non sono per ora arrivati, il secondo è la campagna messa su da Adobe per corteggiare i delusi utenti Apple ed indurli ad attraversare la barricata, con tanto di tutorial illustrativi su come esportare i progetti di Final Cut 7 in XML per editarli poi su Premiere, operazione impossibile con Final Cut X. Adobe quindi ringrazia calorosamente Apple per il magnifico regalo.
[A cura di Giuseppe La Guardia]