Chiedete a chiunque ne abbia avuto o anche soltanto visto uno, come funzionano gli orologi con carica manuale. Istantaneamente vedrete partire il gesto delle dita al polso che fanno ruotare l’onnipresente corona per la ricarica. Lo stesso movimento, oggi, lo eseguiamo su Apple Watch per interagire con l’interfaccia e muoverci tra i vari menu, ma presto potremmo utilizzarlo anche per ricaricare la batteria dello smartwatch.
Un ritorno al passato, se vogliamo, che Apple starebbe effettivamente studiando per una futura versione del proprio smartwatch, capace di restare vivo anche senza un caricatore o una batteria d’emergenza a portata di mano. La tecnologia ideata dalla società di Cupertino è descritta in maniera approfondita in un brevetto recentemente depositato presso l’ufficio brevetti degli Stati Uniti, dove viene messo nero su bianco il funzionamento di un potenziale sistema che, con la rotazione della Corona Digitale, applicherebbe un campo magnetico per spostare un generatore elettrico, creando energia che si accumulerebbe poi all’interno della batteria.
Al momento la Corona di Apple Watch funziona interpretando segnali luminosi, ma nulla vieta ad Apple di trovare spazio e modo per collegarla a un generatore di energia. La documentazione non approfondisce il sistema nel dettaglio quindi al momento non è dato sapere quanto è efficace questa tipologia di ricarica, nello specifico a quanti giri completi della Corona Digitale corrisponde un valore X di percentuale di energia accumulata nella batteria.
In tal senso è più facile ipotizzare che questo sistema possa piuttosto prolungare l’autonomia dell’orologio, sfruttando le rotazioni applicate nell’utilizzo quotidiano dello smartwatch per accumulare energia aggiuntiva ed arrivare più facilmente a sera. In alterantiva o in aggiunta a questo ruotare la Corona Digitale permetterebbe di effettuare una piccola ricarica di emergenza. Ad ogni modo è ancora presto per parlarne: Apple sta lavorando per perfezionare il sistema, la cui invenzione è stata presentata lo scorso agosto ed appartiene a John J. Baker e Fletcher R. Rothkopf.