Apple non cambierà. I nostri anni migliori sono davanti a noi. Questo il succo di una lettera che Tim Cook ha scritto a neppure 24 ore dalla sua nomina a CEO di Apple ai dipendenti dell’azienda.
Un messaggio informale e, come vuole la tradizione dei gruppi dirigenti americani, colloquiale dal quale si vuol far trasparire comunque chiaramente fiducia e far passare la convinzione che nulla cambierà. «Voglio che siate certi – dice Cook – che Apple non cambierà. Rispetto e celebro i principi e i valori di Apple. Steve ha costruito una società e una cultura diversi da qualsiasi altra al mondo e abbiamo intenzione di rimanere fedeli a quello che è nel nostro DNA. Amo Apple e non vedo l’ora di tuffarmi nel mio nuovo ruolo»
Cook ovviamente non manca di ricordare Jobs cui dedica il pensiero centrale: «Steve – si legge nel messaggio – è stato un leader incredibile, un mentore per me e per l’intero gruppo dirigente e per i nostri incredibili dipendenti. Siamo davvero eccitati il ruolo che sta assumento e per la sua ispirazione come nostro Presidente». Parole di apprezzamento vanno anche al consiglio di amministrazione e al team esecutivo che «hanno fornito un incredibile supporto». Cook si dice impaziente di mettersi alla prova di «come CEO dell’azienda più innovativa del mondo. Lavorare in Apple – dice Cook ripetendo un concetto che ha già presentato altre volte – è stata la migliore decisione che io abbia mai fatto ed è stato il privilegio di una vita lavorare per Apple e Steve per oltre 13 anni».
Nella parte finale l’auspicio che dovrebbe dare la carica ai dipendenti e fiducia nei clienti: «Condivido l’ottimismo di Steve per il brillante futuro di Apple. Ci accingiamo a continuare a fare i migliori prodotti al mondo che deliziano i nostri clienti e che rendono i nostri dipendenti incredibilmente orgogliosi di quello che fanno. Sono convinto che i nostri migliori anni ci attendono e che insieme continueremo a fare di Apple il luogo magico che è».