Macnification è un interessante programma premiato in passato con l’Apple Design Award nella categoria “Best Mac OS X User Experience”. L’applicazione consente a scienziati e ricercatori di archiviare immagini scientifiche dei microscopi elettronici incluse le TIFF degli apparecchi JEOL e degli apparecchi LSM di Zeiss, gestendo anche i metadati. E’ possibile creare cartelle, smart-folder, tabelle, stack e visualizzare solo determinati dati (esempio: tutte le immagini riprese oltre i 500x). Le cartelle possono a loro volta essere suddivise in progetti consentendo di archiviare al meglio le librerie d’immagini. Facendo doppio click su un’immagine è possibile passare alla visualizzazione a schermo intero e avviare le analisi; si possono misurare lunghezze, aree, perimetri, circolarità, valori di colore, ecc. Le misure sono aggiornate man mano che si lavora con le immagini ed è possibile eseguire misure e calcoli “al volo”. I risultati delle elaborazioni possono essere esportati in software quali Excel, Numbers o qualunque altro foglio elettronico. Le regolazioni applicate alle immagini sono di tipo non distruttivo: le immagini originali non sono mai alterate ed è sempre possibile ritornare alla foto originale in caso di problemi o ripensamenti. L’applicazione consente di lavorare con la modalità a stack (le “pile” di OS X): il sistema sfrutta magnificamente Core Animation e consente tre diverse modalità di visualizzazione. E’ possibile creare filmati in time-lapse e salvare i risultati in QuickTime e dunque integrarli in presentazioni Keynote o PowerPoint. Interessante anche la possibilità di combinare immagini-stack con diversi livelli di focale grazie a un algoritmo avanzato per la messa a fuoco che sfrutta Core Image. Il software, in effetti, è in grado di avvantaggiarsi di varie tecnologie intrinseche in Mac OS X: Core Animation, ImageKit, PDFKit, Quick Look, Objective-C 2.0, QTKit, Core Date, Core Image, ecc.
Nella versione 2.0 è stato aggiunto il supporto a centinaia di nuove fotocamere e videocamere (vari modelli USB e Firewire) e gli sviluppatori affermano che è stata sviluppata ottimizzando l’applicazione per Snow Leopard e Lion. E’ ora possibile gestire più librerie (anche supporti ottici, drive su network o sfruttare sistemi cloud come Dropbox). Alcuni algoritmi di elaborazione sono stati velocizzati e l’applicazione è in grado di sfruttare appieno Grand Central e i processori a 64 bit.
Il costo del software parte da 299$. Sono disponibili versioni a prezzo inferiore per studenti, istituti scolastici e per chi aggiorna dalla versione 1.x. I requisiti minimi di sistema sono: un Mac Intel con Mac OS X 10.6 o superiore, 2GB di memoria RAM e una scheda video con 128MB di VRAM. Dal sito del produttore è possibile scaricare la versione dimostrativa funzionante per 30 giorni.
[A cura di Mauro Notarianni]