In due brevetti depositati nel settembre del 2010 ma resi pubblici solo pochi giorni fa Apple descrive alcune soluzioni per rendere possibile la stampa senza l’impiego dei driver. Nei documenti Cupertino descrive come fastidiosa per gli utenti la necessità di dover installare e poi aggiornare i driver, operazione ancora più inutile se l’utente utilizza, a partire da un dispositivo mobile una stampante che verrà impiegata solo una o due volte.
Nel primo brevetto Cupertino descrive l’integrazione di tre elementi in un unica API per rendere possibile la stampa senza driver: un protocollo di rilevazione e scoperta delle periferiche in stile Bonjour, un protocollo di stampa via rete in stile IPP infine un file descrittivo PostScript Printer Description. Grazie a questa soluzione la stampante invia un file descrittivo sul formato preferito e accettato per la stampa, informazioni che il dispositivo mobile o il computer dell’utente utilizza per generare il documento da inviare a stampa. Questa procedura vale per la stampa senza driver indipendentemente dal tipo di collegamento impiegato sia questo via rete e cavo, Wi-Fi, Bluetooth, rete cellulare e così via. Se i driver non sono disponibili e non risulta possibile nemmeno la stampa driverless appena descritta, l’ultima soluzione è rappresentata dalla stampa via cloud: i documenti da stampare vengono inviati ai server che elaborano i dati per creare un file già pronto per la stampante rilevata dal dispositivo dell’utente.
Nel secondo brevetto Cupertino descrive una serie di dati e informazione di base che la stampante può inviare al dispositivo mobile o al computer impiegato dall’utente per rendere possibile il funzionamento senza driver. Tra i dati citati ricordiamo la profondità dei bit, lo spazio colore, la qualità di stampa, il tipo di media, il numero delle copie, la risoluzione, larghezza e altezza e così via. Queste informazioni vengono poi utilizzate dal dispositivo tascabile oppure dal computer per creare un file pronto da inviare alla stampante in questione.