Per sfruttare i successi e la storia dei suoi franchise, nel 2006 Nintendo ha creato il suo servizio “Virtual Console” che permette ai giocatori di acquistare, scaricare e giocare con i giochi rilasciati in passato per i sistemi più vecchi, fra cui per esempio il leggendario Super Mario Bros.
Un video diffuso sul sito Eurogamer insinua l’idea che Nintendo in realtà avrebbe fatto qualcosa che l’azienda ha demonizzato per anni, ovvero avrebbe scaricato una copia di terze parti di Super Mario Bros da internet, per adattarla e venderla di nuovo agli utenti via Virtual Console.
Nell’esaminare il codice della versione Wii di Super Mario Bros, gioco originariamente rilasciato per la console Nintendo Entertainment System (NES) nel 1985, lo sviluppatore di giochi Frank Cifaldi ha notato che parte del codice era identico a quello sviluppato da Marat Fayzullin per una versione emulata negli anni 1990.
Al tempo Fayzullin si rese conto che per rendere i giochi NES eseguibili su computer era necessario realizzare un “header”, un pezzo di codice descrittivo che appare su ogni file. Fayzullin ha confermato a Eurogamer che l’header nel codice della versione Nintendo di Super Mario Bros per Virtual Console Wii corrisponde a quello che lui ha creato decenni fa.
Si tratta di una “coincidenza” beffarda considerando che Nintendo ha sempre bollato i giochi emulati come “la più grande minaccia fino ad ora per i diritti di proprietà intellettuale degli sviluppatori di videogiochi.”
Nintendo ha risposto ad Eurogamer negando le insinuazioni e affermando che il programma di emulazione usato per sviluppare Super Mario Bros per Wii è stato creato internamente, e non si è basata sul download da Internet. Qui di seguito il video di Eurogamer.