In passato c’era chi approfittava di un viaggio negli Stati Uniti per risparmiare sull’acquisto di un dispositivo Apple, specialmente per mettersi in tasca iPhone e iPad che, grazie alla tastiera virtuale, aggirano il problema del layout dei tasti. Ma oggi, secondo uno studio condotto dal rivenditore Linio, questa convenienza non c’è più.
Il prezzo medio di iPhone in USA (625,88 dollari) – si legge – è superiore a quello di altri 38 paesi. Di poco inferiore il prezzo medio sul mercato italiano (613,74 dollari), mentre il più conveniente risulta essere l’Angola, il cui prezzo medio è di 401,94 dollari. Nella classifica dei più economici seguono Giappone e Cina, rispettivamente con un prezzo medio di 413,58 dollari e 470,74 dollari.
Della curiosa lista, visionabile a questo indirizzo, non è comunque del tutto chiaro il metodo con cui è stato calcolato il prezzo medio. Lo studio infatti non specifica se comprende tutti i modelli di iPhone disponibili in ogni regione o se si tratta soltanto di pochi modelli che vengono confrontati tra un paese e l’altro. Il discorso vale anche per altre aree coperte dall’indagine, come nell’esempio di iPad mini, Apple Watch, MacBook o dell’ancora più generico “Android”.
Dando uno sguardo più generale sui risultati ottenuti, il commento finale del rivenditore gira intorno a tasse e inflazione, che avrebbero una «grande influenza» sui prezzi. Da ciò si evince che i paesi del Medio Oriente sono considerati tra i più economici per l’acquisto di hardware hi-tech: pur avendo infatti un costo relativamente alto per la vita, vengono imposte IVA e tasse molto basse sui prodotti commercializzati nel paese.