Apple riduce di 1,5 milioni di dollari lo stipendio di Tim Cook: Cupertino ha rivisto verso il basso anche i compensi degli altri dirigenti top della multinazionale. La riduzione dei compensi era prevedibile: nel 2016 Apple ha registrato vendite nette per 215,6 miliardi di dollari e un profitto di 60 miliardi di dollari, numeri impressionanti ma che risultano leggermente inferiori rispetto agli obiettivi prefissati dalla società. Complessivamente le vendite sono risultate inferiori del 7,7% mentre i profitti sono diminuiti del 15,7%.
Oltre allo stipendio fisso la paga dei massimi dirigenti della Mela consiste soprattutto di premi e compensi che variano in base ai risultati raggiunti. La riduzione di questa parte variabile emerge dai documenti depositati da Apple presso la Securities and Exchange Commission, l’equivalente della nostra Consob, riportati da AppleInsider. Invece dei premi e compensi pieni assicurati al raggiungimento dei risultati, lo stipendio di Tim Cook e degli altri top dirigenti di Apple corrisponde per il 2016 all’89,5% dell’obiettivo fissato, risultando così in diminuzioni sensibili dei compensi complessivi.
La commissione di Apple che valuta le prestazioni dei dirigenti e determina i compensi avrebbe potuto ridurre ulteriormente le paghe, scelta che però non è stata giudicata opportuna. Ciò nonostante Apple dichiara che i pagamenti per il 2016 per il suo team di management risultano “significativamente inferiori” rispetto al 2015, come risultato del “forte allineamento” tra risultati e compensi previsto dai contratti dei manager. In totale lo stipendio di Tim Cook è stato di 8,7 milioni di dollari, circa 1,5 milioni di dollari meno rispetto al 2015. Rimane invariata la paga base di 1 milione di dollari per i dirigenti top, tra questi sono citati Luca Maestri, Angela Ahrendts, Eddy Cue, Dan Riccio e Bruce Sewell, mentre diminuiscono i compensi totali assegnati a ciascuno di loro.