Trent’anni di The Legend of Zelda. Uno dei videogiochi più importanti per la storia dell’intrattenimento videoludico ha appena passato il terzo decennio di vita – con nuove istallazioni in arrivo – e c’è da festeggiare per la gioia che il grande franchising di Nintendo ha portato in tutto il mondo a migliori di giocatori.
Una gioia che può essere arricchita da un curioso “dietro le quinte”, un inedito “the making of” del videogioco. Come riporta infatti il sito britannico della Nintendo, c’è molto da guardare anche dal punto di vista della creazione degli elementi grafici e testuali del gioco. A partire dal fatto che il primo titolo è stato realizzato originakmente per il NES, il Nintendo Entertainment System, console 8 bit dell’azienda giapponese e primo grande successo internazionale (in patria si chiamava Famicon, ne abbiamo parlato qui), con grafica essenziale per non dire veramente spartanza, ma ricca di grazia e suggestioni.
A disegnare i livelli e le stanze del gioco sono stati Takashi Tezuka e lo stesso Shigeru Miyamoto (il papà anche di Super Mario). C’è modo anche di intravvedere il processo creativo per la realizzazione di questo tipo di giochi: fogli di carta a quadretti, matite colorate, sistemi di organizzazione totalmente cartacei. Tutta un’altra informatica rispetto al giorno d’oggi in cui qualsiasi cosa, anche analogica, nasce sostanzialmente nel mondo digitale. Un tempo era il contrario e si vede!