Il nome è improbabile e nulla sembra avere a che fare con una ricetta sublime creata da uno chef multi stellato: ma la realtà può superare l’immaginazione e la specialità battezzata A Dog in Search of Gold è servita ai clienti usando un iPad come piatto.
La trovata è di Michael Tusk, chef e proprietario del quotato ristorante Quince di San Francisco: per i meno anglofoni il nome della specialità significa Un Cane in Cerca d’Oro. Pochi oserebbero infilare la parola cane in una prelibatezza destinata a clienti che possono permettersi un menù di assaggi da 220 dollari, circa 210 euro a persona, ma si sa, gli chef quotati sono gente creativa e possono permettersi tutto o quasi.
Secondo Tusk il nome si spiega con gli ingredienti utilizzati, così come l’uso di iPad come piatto. Si tratta di crocchette di tartufo bianco servite con un contorno di erbe secche e foglie: a giudicare dalla foto ufficiale del ristorante, pubblicata da Cnet, non sembrano proprio commestibili ma usate esclusivamente come decorazione. L’esperienza del cliente inizia così con l’esame visivo: le crocchette riproducono la forma naturale del tartufo, immersi nel terriccio dove nascono e crescono, mentre in sottofondo lo schermo di iPad come piatto, riproduce un video con dei cani da tartufo che scorrazzano in campagna e nei boschi alla caccia dei prelibati funghi.
Insomma, lo chef offre una spiegazione per un piatto tutt’uno con gli ingredienti, la loro storia dalla natura alla ricerca, fino al servizio in tavola. Ma per i comuni mortali A Dog in Search of Gold sembra solo una furbata per attrarre attenzione e pubblicità per il locale, non senza un pizzico di cattivo gusto.