Il destino di Flash su Mac pare segnato: niente più versioni preinstallate in futuro per il pacchetto Adobe che garantisce la gestione di contenuti multimediali su Internet, ma questo non significa che Apple non supporterà più il software ma solo una svolta che dovrebbe migliorare la sicurezza del sistema. L’annuncio arriva direttamente da Cupertibi che risponde con questo alle domande poste da diversi giornalisti incuriositi dalla sparizione di Flash dai nuovi MacBook Air.
La mancanza del software Adobe dall’ultrasottile era stata interpretata in più modi; i più benevoli degli osservatori avevano ipotizzato che si trattasse di una scelta dettata da qualche errore in fase di compilazione del pacchetto di installo del sistema operativo, i più maligni avevano supposto che si fosse di fronte ad una escalation nella battaglia, manifesta sulla piattaforma mobile e strisciante altrove, che vede opposta l’una all’altra Apple e la società di San Josè. Ma stando alle dichiarazioni di Bill Evans, portavoce della Mela nessuna delle due tesi è valida: «Siamo felici di continuare a supportare Flash su Mac, ma pensiamo che il modo migliore per i nostri utenti di avere le versioni più aggiornate e sicure è di scaricarle direttamente da Adobe», ha detto l’uomo Apple ad alcuni media.
Insomma, non installando Flash direttamente nel sistema operativo che viene fornito con la macchina, è il ragionamento di Apple, chi acquista un Mac sarà obbligato a farlo da solo e in questo modo nel momento dell’inizializzazione della macchina avrà un plug-in più aggiornato di quello che avrebbe se fosse Apple ad averlo collocato nel sistema operativo.
È bene dire che la spiegazione non ha convinto i “complottisti” che continuano a vedere la scelta come un modo di miniare il domino di Flash nel campo della multimedialità su Internet. In effetti sarebbe bastato includere, come nota Engadget, il plug-in tra i software che vengono rilevati da “Aggiornamento Software” per evitare ogni rischio per gli utenti di usare software con buchi di sicurezza..