Oggi diamo l’anteprima di Mac Os 10.7 “Lion”. La filosofia che ci sta dietro è un ritorno da iOS. Siamo partiti da Ma cOs X e siamo andati ad iOS e da iOS torniamo a Mac Os X.
Jobs spiega che ci sono alcuni elementi fondanti che abbiamo visto in iPad: multitouch, app store, home screen con le App e le applicazioni un full screen. E poi: autosave e l’autoripresa delle applicazioni.
Multitouch. La gente pensa che il Mac debba diventare touch, ma non funziona. Gli schermi touch non possono essere veriticali ma orizzontali e questa filosofia l’abbiamo applicata al mouse e all magic trackpad. Insomma chi vuole il touch sul Mac ce l’ha già
App Store. Abbiamo venduto 7 miliardi di applicazioni e questa funzione la porteremo su Mac: download rapido, installazione automatica, applicazioni gratis e a pagamento, updates automatici e possono essere usate tutte sullo stesso Mac personale. Lo store per applicazioni arriverà su Lion (gratis e a pagamento con lo stesso meccanismo che gli sviluppatori conoscono per App Store: 30% ad Apple e 70% allo sviluppatore)
Lo store delle applicazioni è un’applicazione molto simile ad iTunes con una presentazione molto simile a quella che abbiamo visto con il negozio di musica e applicazioni per iOS. La dimostrazione di Craig Federighi punta a dimostrare come sarà facile scoprire ed installare un programma. Il manager espone le funzioni di full screen; per passare da una funzione full screen ad una visione standard basta una gesture con Magic Mouse.
Altra dimostrazione di cosa può fare la funzione “unified windows” denominata Mission Control, una sorta di dock virtuale in alto dove si vedono le applicazioni aperte rappresentate dalle finestre. Questa sorta di Exposè agli steroidi raggruppa le finestre in gruppi sul desktop caratterizzandole con una icona dell’applicazione.
Jobs: «Vorrei mostrarvi altro ma ci vuole troppo tempo. Lo dimostrazione avverà progressivamente. Lion arriva in estate, ma lo store delle applicazioni arriverà entro 90 giorni»