La tecnologia è di tutti. Un cambiamento epocale nelle politiche di Apple, che da questo momento consente ai propri ricercatori di intelligenza artificiale di pubblicare le proprie ricerche e confrontarsi con altri per crescere e migliorare più rapidamente.
Quello che attua l’azienda di Cupertino è un approccio più aperto alla stregua di quello di Facebook e Google, che mira a favorire lo sviluppo della tecnologia. Fino a oggi è stato difficile, per Apple, reclutare i migliori cervelli che lavorano intorno all’ Intelligenza Artificiale in quanto la posizione imposta era poi quella di non condividere le scoperte, tagliando così le gambe a una crescita senz’altro più fruttifera.
L’annuncio è stato lanciato lo scorso giovedì da Russ Salakhutd – Apple Director of Artificial Intelligence – durante l’annuale conferenza Neural Information Processing Systems attraverso una slide (allegata in calce all’articolo). Al di là di Siri, ci troviamo di fronte a una chiara dimostrazione di interesse verso lo sviluppo di altre forme di intelligenza artificiale e sistemi di apprendimento automatico: d’altronde lo stesso CEO di Apple Tim Cook, durante una intervista dello scorso agosto, aveva definito le tecnologie AI come la base per il futuro della sua società.