Lo potremmo definire il sistema nervoso centrale del pianeta. Sono le grandi dorsali dei dati. La domanda infatti è: come funziona Internet? Da dove passano tutti quei miliardi di dati che costituiscono la realtà digitale della rete? Il World Economic Forum pubblica un interessante articolo su Medium che spiega i flussi del digitale, affrontando uno dei temi più spettacolari ma anche lontani dall’esperienza quotidiana degli utenti normali.
La fibra ottica oggi è la spina dorsale, o meglio l’anima del trasferimento dei dati su grandi distanze in grandi quantità. È il circuito connettivo dei continenti e delle nazioni, che unisce le smart city al resto della rete, le aree geografiche, i sistemi nazionali e sovranazionali. Ma in questi cavi sottomarini non transitano solo siti web ed email, ma anche conversazioni telefoniche, messaggi istantanei e anche qualche canale TV.
E sono relativamente pochi (e grandi) i cavi che fanno questo mestiere: ne bastano 300 per connettere tutto il mondo. Se ci si pensa, un numero decisamente limitato per tenere assieme il pianeta con i suoi 7,5 miliardi di abitanti. A questo link è possibile vedere una mappa interattiva del funzionamento di questo tipo di grandi connessioni.
Tra i differenti collegamenti ci sono ad esempio FASTER, quello che connette attraverso il Pacifico gli USA al Giappone: circa novemila chilometri di fibra ottica poggiata (o meglio: per lunghi tratti sospesa) sul letto dell’Oceano Pacifico. La proprietà? Google e un gruppo di compagnie telefoniche.
Crescendo la richiesta di dati per Internet (Cisco stima che salirà del 26% nel 2020) cresce anche il bisogno di capacità dei cavi sottomarini. La fibra ottica da questo punto di vista si sta rivelando una scelta davvero importante: infatti per aumentare la sua capacità di trasportare dati basta cambiare tecnologia ai bordi del sistema, mantenendo lo stesso cavo in opera.
Essendo la posa del cavo in fibra ottica la parte più costosa del pacchetto, soprattutto quando si attraversano gli oceani, va da sé che possiamo considerare la fibra ottica un investimento di capitale che si rivaluta: un’unicum nel settore delle tecnologie dove solitamente qualsiasi investimento di capitale è destinato a deprezzarsi con il passare del tempo.
I cavi sottomarini possono anche danneggiarsi: tra le cause più comuni i progetti di costruzione, le ancore delle navi e, documentato da un video, anche l’appetito degli squali. Naturalmente non si tratta di una evenienza comune ma sembra che gli impulsi elettromagnetici rilasciati dai cavi siano simili a quelli impiegati dagli squali per cacciare le loro prede.